"Come associazioni ci siamo chiesti perché tante lamentele sui tamponi e se dovessimo passare di nuovo in emergenza cosa succederà? Così qualcuno ci ha raccontato che se vai al Pronto soccorso a Lamezia Terme, dove i medici e gli infermieri (in perenne carenza) si dannano per potere dare nel più breve tempo possibile le giuste attenzione ai malati, senti dire giustamente che per il ricovero bisogna fare il tampone. Ma se succede che stai male dopo le 10 il tuo tampone va al Pugliese/Ciaccio e la risposta arriva quando è possibile". A sostenerlo, in una nota congiunta, sono Nadia Donato di Senza Nodi e Felice Lentidoro di Cittadinanza Attiva.
"I fatti: non c'è più l'Obi, cancellato in poche ore nel periodo emergenza Covid non si sa ancora bene perché, pertanto - proseguono Donato e Lentidoso - anche per stare in osservazione devi andare in un reparto. Quale reparto? Uno dei pochi che sono rimasti, e devi trovare comunque un posto letto, anche questi ridotti al lumicino. Ma quando arriverà la risposta del tampone per chi è in attesa al Pronto soccorso? Non ci sono termini di tempo. Allora, ci si informa meglio e si scopre che Microbiologia a Lamezia ha a disposizione 8 persone, si effettuano turni dalle 8 alle 14 ma i tamponi posso essere portati in laboratorio sino alle 10, tutto ciò che arriva dopo va a Catanzaro. Inoltre, pare che, nonostante ci sia l'autorizzazione per processare a Lamezia Terme tutti i tamponi dell'area tirrenica, questi inspiegabilmente vengano comunque trasferiti a Catanzaro. Se è così, ci chiediamo perché? Lo stesso ospedale Pugliese, spesso ha evidenziato di essere sottoposto ad un sovraccarico di lavoro ed ha, quindi, difficoltà a dare risposte. Infatti, quanto tempo ci vuole per una risposta? E se c'è un positivo? Regna sovrana l'incertezza nei malati e si sospetta un grave disorganizzazione nella struttura".
"Vorremmo essere smentiti - è detto ancora nella nota - dalla dirigenza dell'Asp e dallo stesso Dipartimento di Prevenzione. Chiediamo e a tal proposito perché tutti i tamponi invece di essere processati a Lamezia vanno a Catanzaro? Eppure è stato organizzato un servizio di prevenzione e attraverso l'Adi si effettuano i tamponi a domicilio, in più può essere effettuato il tampone anche alla "Mutua". Ma il Dipartimento di Prevenzione responsabile del servizio perché invia questi tamponi a Catanzaro, scavalcando completamente Lamezia Terme?. Nella struttura lametina che opera e dovrebbe essere potenziata, invece, lasciano 8 unità e non attivano turnazioni adeguate a dare risposte al territorio. Perché? A noi viene il sospetto che ci sia un po' di disorganizzazione o quanto meno poca attenzione e se poi ci vogliono fare sospettare, pensiamo che i numeri che potrebbe fare Lamezia sono scomodi per chi questa struttura la vuole 'chiudere'".
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