Si è svolto ieri 5 agosto 2021 in Lamezia Terme un incontro tra l'Amministratore Unico della società Dott. Aristide Martino Vercillo, e le Segreterie regionali del settore autoferrotranvieri delle OO.SS CGIL,CISL,UIL,UGL,SLM, FAISA CISAL e CONFAIL e USB.
"Nel corso della riunione, L'AU ha comunicato l'intenzione di rivedere e quindi, modificare, una Delibera di uno dei tanti suoi predecessori che regolava, ovvero integrava, l'accordo relativo ai cambi d'azienda sottoscritto nel 2017 a tutte le OO.SS presenti in azienda. La Delibera che l'attuale AU vorrebbe modificare, non se ne capisce il motivo, (sarebbe meglio non si può dire), dovrebbe consentire ai lavoratori del settore autoferrotranvieri, il cui stato giuridico è normato dal RD 148/31, la possibilità di effettuare scambi di personale tra le aziende che applicano, appunto, il RD 148/31 a prescindere dalla proprietà che si essa interamente pubblica, mista o privata". Spiega il sindacato SLM, rappresento dal segretario Giovanni Marullo.
"Va detto, onde evitare di essere tacciati di cialtroneria sindacale -spiega Marullo-, che il richiamato RD148/31, non fa distinzione tra dipendenti di società a intero controllo pubblico, miste o società concessionarie private. Attualmente, in vigenza della Delibera emanata dal Dott. D'Onofrio, già AU fino al 2018, tale possibilità è concessa solo al personale dipendente delle aziende interamente partecipate ed esclude quindi, la possibilità di scambio tra i dipendenti della Società FdC e i dipendenti di aziende a capitale misto e privato che, come è noto, in caso di assunzioni di nuovo personale, non hanno l'obbligo di rispettar le procedure imposte alle Società controllate dal DL 112/2008 convertito in legge 135/2008 (Decreto Brunetta) e della Legge 124/2015 (Legge Madia) nei casi di specie".
"In buona sostanza - prosegue SLM-, la Delibera che si vorrebbe modificare, lascia aperta la possibilità dello scambio, ma a condizione che il personale interessato a transitare nelle FdC sia stato assunto con procedure ad evidenza pubblica. La sua ratio è quella di evitare scambi tra personale assunto senza nessun criterio di trasparenza che tradotto significa per amicizia, nepotismo ecc... come avviene, legittimamente, nelle società miste o private che operano nel settore trattandosi di società di diritto privato".
"Ulteriori motivi che spinsero l'allora AU a emanare la “pericolosa” Delibera - ricorda Marullo- sono abbastanza condivisibili visto che non ha permesso l'aprirsi di una sorta di mercato che vedeva coinvolti al 99% dipendenti delle FdC in possesso dei requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico. Infatti, quasi tutti i dipendenti FdC, se non tutti, dopo lo scambio giunti nella nuova azienda, presentavano le dimissioni volontarie e la domanda per l'accesso alla pensione. Tutto “legittimo” ovviamente".
"Se dovesse essere modificata la Delibera, siamo è a conoscenza che ci sono già pronte oltre cinquanta richieste di scambio il che significherebbe, altresì, la perdita potenziali di oltre 300.000 €. annui di sgravi contributivi per quattro anni per un valore di 1.200.000 €, così come previsto per le aziende che assumono gli under 35 al sud, una somma importante se consideriamo che FdC ancora non ha completato il piano di rientro dal debito e deve ancora liquidare spettanze a dipendenti ed ex pensionati. Allora chiediamo perché non assumere il personale delle qualifiche non fungibili ovvero quelle previste nell'organico funzionale invece di aprire quello che nelle more della Delibera il Dott. D'Onofrio ha considerato il mercato delle vacche? SLM, che non ha sottoscritto il verbale per queste ragioni e anche per le “illegittime” assegnazioni di sedi a personale non avente diritto essendo meno anziano di altri dipendenti eludendo le norme di merito del RD 148/31, ritiene doveroso invitare l'AU a recedere dalle sue intenzioni e avvisa che qualora si dovessero tradurre in fatti concreti le nostre previsioni relativamente ai numeri, segnaleremo la cosa alla magistratura contabile e anche a quella ordinaria allo scopo di verificare possibili scambi di premi a favore del dipendente che scambia il proprio posto elargiti dal subentrante", ha concluso il sindacato.
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