La dirigente Spanò lancia l'allarme: "La nuova organizzazione della scuola a Soverato rischia di provocare criticità"

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  10 dicembre 2019 12:39

 “Duecento  alunni in meno e la chiusura di una scuola primaria per l’istituto comprensivo dii Soverato dall’anno prossimo nell’indifferenza assoluta. L’Amministrazione Comunale di fronte alle rimostranze afferma “valuteremo se e come intervenire”. E intanto il tempo scorre. Dobbiamo sgombrare il campo da quelle ipotesi assurde che parlano di perdita di posti di lavoro perché nel caso in cui Soverato non venga ridimensionato nessuno verrà licenziato o finirà fuori provincia".

"E’una condizione di eccellenza quella che ho costruito in questi anni grazie all’impegno di docenti appassionati, di personale scolastico laborioso e della partecipazione attiva e collaborativa delle famiglie -dichiara la dirigente dell’I.C di Soverato Maria Spanò- e non posso accettare una decisione che coinvolge la scuola di Soverato, estranea ad ogni ipotesi di dimensionamento, vanificando gli sforzi che sono stati profusi per garantire un polo culturale innovativo e stabile”. 

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L’iter avviato per la nuova organizzazione di alcuni Istituti scolastici ricadenti nel comprensorio ionico rischia di provocare criticità ulteriori anziché sanare quelle esistenti. Con la decisione assunta dalla Provincia, in barba all’unico ed esclusivo obiettivo della legge sul dimensionamento scolastico di garantire “il processo di continuità didattica” ponendo l’attenzione alla prioritaria tutela degli alunni e della qualità dell’insegnamento, “si ribalta il principio del personale scolastico istituito a servizio degli studenti trasformando gli studenti in mero strumento per il mantenimento in sede, per scongiurare un eventuale e ipotetico trasferimento, di qualche unità di personale. 

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"In modo cinico - prosegue -v si ignorano non solo le difficoltà derivanti dalla discontinuità educativa e didattica con forti ripercussioni negative su tutti gli alunni ma, soprattutto, sul delicato processo formativo degli alunni diversamente abili per i quali la presenza, negli anni, della stessa figura di riferimento, nella persona del docente di sostegno, è fondamentale. Incomprensibile ancora che, sempre nello stesso piano, si intervenga sull’I.C. di Soverato, non interessato ma coinvolto per un effetto domino, per una fantomatica salvaguardia di istituti indicati come normo dimensionati e, invece,  in altre realtà, in presenza di istituti già sottodimensionati si decide di mantenere inalterato l’assetto in piena contraddizione con l’obiettivo principale indicato nella deliberazione n.106 del 27 novembre 2019 di abbattere il ricorso proprio all’istituto della reggenza. Come dire “due pesi due misure”.  Un piano adottato eludendo la presenza obbligatoria dell’amministrazione di Satriano che, venuta a conoscenza dalla stampa, ha immediatamente deliberato la contrarietà richiedendone la rivalutazione attraverso riconvocazione della conferenza e con l'inspiegabile silenzio dell’amministrazione comunale di Soverato che, presente alla conferenza, sembra intenda subire passivamente un ridimensionamento dell’Istituto Scolastico storico del territorio, presidio educativo ad alta capacità formativa".

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“Auspico – conclude la dirigente Spanò- come responsabile della formazione culturale degli alunni affidati all’Istituto che ho l’onore e l’onere di dirigere, che tutti gli enti preposti, al di là del particolare momento determinato dalla campagna elettorale, applichino correttamente ed equamente la normativa riguardante il dimensionamento scolastico risolvendo gli aspetti estranei al principio cardine della continuità educativa e didattica, senza sacrificare la stabile formazione degli alunni del soveratese e la loro sana crescita psicofisica.”   

 

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