La lontananza di questo governo dal Mezzogiorno in generale e, della Calabria in particolare, è davvero siderale. Prima con il definanziamento del fondo da 300 milioni di euro che dovevano servire a realizzare progetti già approvati per il recupero e messa in opera dei beni confiscati alle mafie, poi con l’intervento del Ministro Salvini, come riporta il quotidiano Repubblica, che “distrae” circa due miliardi e mezzo di euro destinati a opere da realizzare al Sud per dirottarli al Nord, tra Piemonte, Lombardia e Veneto. Una catastrofe per la Calabria che rischia di perdere la velocizzazione della linea Lamezia Terme-Catanzaro e della linea Sibari-Porto Salvo, ma nel Mezzogiorno sono tanti i progetti destinati a saltare in favore di opere previste al Nord che invece vedranno la luce grazie ai soldi destinati alle regioni del Sud. Quindi, mentre si garantisce la realizzazione di importanti infrastrutture sull’asse Torino-Milano-Venezia, si condanna il Sud a restare così com’è con un gap incolmabile per volontà politica certificata. In questo modo si tradisce lo spirito e la missione del PNRR che é quello di riequilibrare l’offerta e le opportunità nel Mezzogiorno. La mobilità, a partire da quella ferroviaria, é una delle prime emergenze della Calabria, basti pensare alla ionica. Che della Calabria non importasse niente a nessuno era già noto ma è inaccettabile che chi guida questa Regione, pur essendo della stessa coalizione che governa l’Italia, resta impassibile, e si gira dall’altra parte mentre la Calabria viene depredata di quelle risorse indispensabili e già assegnate per favorire un altro pezzo di Paese. Che fine hanno fatto tutti i parlamentari della maggioranza che hanno firmato per ottenere i finanziamenti per la 106? Ora stanno in silenzio mentre alla Calabria vengono tolte risorse fondamentali. E, Presidente Occhiuto, non intervenendo in contesti di questo tipo lei si assume una responsabilità morale e politica grandissima, condannando i suoi cittadini a essere ancora ultimi in Italia per i prossimi decenni”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, Gruppo Partito Democratico al Consiglio Regionale.
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