La distilleria F.lli Caffo ospita un gruppo Interuniversitario alla scoperta della Biodiversità calabrese 

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  06 giugno 2024 14:52

La Distilleria F.lli Caffo è stata lieta di ospitare, qualche giorno fa, il gruppo di studio interuniversitario PNRR composto da ricercatori delle prestigiose università di Reggio Calabria, Salerno e Milano Bicocca. Questo gruppo multidisciplinare ha condotto una tre giorni di studio, ricerca e formazione focalizzata sulla biodiversità della Calabria, esplorando le Riserve Naturali delle Valli Cupe, dell'Aspromonte e delle Serre.

 

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Nuccio Caffo, amministratore delegato di Gruppo Caffo 1915, ha sottolineato l'importanza della collaborazione con gli atenei e il ruolo cruciale dell'innovazione per l'azienda: "Questa visita ha offerto ai nostri illustri ospiti l’opportunità per vedere come la nostra antica arte distillatoria si integri perfettamente con i moderni approcci di ricerca e sviluppo. È proprio questa fusione tra tradizione e innovazione che ci permette di creare prodotti unici e di alta qualità".

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La spedizione è stata coordinata in Calabria dalla prof.ssa Mariateresa Russo, dell’Università di Reggio Calabria, spoke leader del progetto PNRR Tech4you (Ecosistema  dell’Innovazione della Calabria e Basilicata)  e del National Research Centre for AgriculturalTechnologies – Agritech. Per il gruppo di studio dell’Università di Reggio Calabria erano presenti anche la dott.ssa Sonia Carabetta e un gruppo tra dottorandi, assegnisti PNRR.

Ad accompagnare gli studenti, anche professori e ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università Bicoccaed in particolare il prof. Massimo Labra, professore di Botanica generale e coordinatore della spedizione per UNIMIB e direttore scientifico del National Biodiversity Future Center” e i proff.: Andrea Galimberti (SSD Zoologia), Werther Guidi Nissim (SSD Botanica generale), Paola Coccetti (SSD Biochimica), Paolo Biella (SSD Ecologia), Luca Campone (SSD Chimica degli alimenti) e il prof.  Luca Rastrelli e la dott.ssa Maria D’Elia (SSD Chimica degli alimenti)dell’Università di Salerno.

 

L’obiettivo del percorso è stato: ai fini della ricerca, quello della scoperta di specie vegetali di interesse per la tutela e valorizzazione e, a tal fine, sono stati prelevati campioni che saranno oggetto di ulteriori studi fitochimici nei prossimi mesi, e, lato formazione, trasferire agli studenti e ricercatori gli approcci e le tecnologie per studiare la complessità ecosistemica in vista della transizione ecologica ed il benessere della persona in chiave One Health.

 

La Calabria si conferma quale area del Paese e del Mediterraneo che racchiude una grande e straordinaria biodiversità ancora in parte sconosciuta e fonte di incredibili risorse, alcune delle quali sapientemente valorizzate proprio dalla Distilleria F.lli Caffo, cuore della produzione di specialità a base di erbe e culla di Vecchio Amaro del Capo, l’amaro calabrese più amato in Italia e ricercato anche all’estero.

 

Il team accompagnato personalmente da Nuccio Caffo, dopo un aperitivo di benvenuto immancabilmente a base di Capo Arrabbiato Spritz e una degustazione di prodotti tipicamente del territorio e variamente arricchiti con altre specialità firmate Caffo, ha potuto visitare il modernissimo stabilimento, il laboratorio di ricerca e sviluppo “Caffo Research”, l’Akademia Caffo, nata allo scopo di promuovere la cultura dell’arte distillatoria e per condividere le conoscenze.

 

La visita ha rappresentato un’opportunità unica per il gruppo di studio che ha potuto percepire la forza trainante di una tradizione antica esaltata dalla potenza dell’innovazione. Nuccio Caffo ha posto l’accento su come l’innovazione sia la forza trainante e, proprio per questa visione, la Caffo ha ricevuto molteplici premi tra cui quello Innovazione SMAU 2022’ ricevuto, tra le altre cose, anche per aver contribuito a dare vita, con altri imprenditori calabresi, a Future Food Med, il Polo di Innovazione Agroalimentare della Calabria realizzato sotto la guida scientifica del Food Chemistry, Authentication, Safety and sensoromic Laboratory dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, coordinato dalla Prof.ssa Mariateresa Russo e grazie al quale, nel tempo si è consolidata la strategia basata sull’«Innovation ThroughTradition».

 

La giornata si è conclusa con la visita alla Hall Tecnologica per l’estrazione delle Erbe officinali, uno dei nodi strategici della Rete delle Hall Tecnologiche, l’originale modello di trasferimento tecnologico, sviluppato dal Polo. “Le Hall sono spazi all’interno delle imprese attrezzati con impianti pilota e semindustriali necessari per sperimentare, reinterpretare e testare innovazione di processo e di prodotto con il fine ultimo di applicare l’innovazione direttamente ai processi produttivi industriali”, ha sottolineato la prof.ssa Russo.

 

Un esempio di valorizzazione delle risorse vegetali tipiche della biodiversità del territorio, diventata scommessa economica vinta, è rappresentato da Emporia Gin, un nuovo prodotto sviluppato utilizzando il ginepro feniceo, segnalato in Calabria per la prima volta dal team di ricerca della Prof.ssa Russo e caratterizzato presso i laboratori della Mediterranea. La visita ha rappresentato un’opportunità unica, ha dichiarato la prof.ssa Paola Coccetti a nome di tutti i presenti, ringraziando per l’ospitalità ricevuta da Nuccio Caffo e da tutti i collaboratori dell'azienda e auspicando future collaborazioni che di certo saranno presto oggetto di approfondimento.

 

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