Nella ricorrenza della "Giornata mondiale della popolazione" il Movimento Nazionale Vitambiente ha partecipato ad un convegno e ad una attività di piantumazione di alberi da alto fusto nel Comune di Zagarise.
L'iniziativa è stata realizzata con la collaborazione dell'ente Comunale, alla stessa erano presenti il Sindaco Domenico Gallelli, il presidente del consiglio Fabrizio Mangone Marino, l'assessore Rosanna Faragò, i consiglieri comunali: Antonella Bonaccorsi e Valentina Ledonne, l'assessore Enrico Ieraci, il vice sindaco Pancrazio Cristao. L'amministrazione comunale tutta, maggioranza ed opposizione, erano presenti con un unico solo scopo promuovere il benessere del territorio e dei suoi abitanti.
Erano altresì presenti per il Movimento Vitambiente: il presidente nazionale l'avvocato Pietro Marino, il reggente del comitato scientifico benessere animale Marco Madrisio e Antonio Pugliese, il responsabile del comitato scientifico antropologico retto dal prof. Nicola Rombolà, il prof. Ludovico Abenavoli e prof. Raffaele Serra del comitato scientifico benessere umano, il responsabile del circolo della fascia presilana dott. Francesco Daprile .
Dal convegno è emerso come ci sia un legame strettissimo tra la diffusione di pandemie e la perdita di natura.
Recenti studi hanno confermato, da parte di autorevoli scienziati, ma anche da associazioni naturalistiche e ambientali, l’impatto di distruzione di interi ecosistemi devastati dalle azioni dell’uomo, focalizzando l'attenzione su alcune malattie che hanno un forte impatto, oltre che sulla salute delle persone, anche sull’economia e sui rapporti sociali .
Sono diversi i microrganismi più o meno innocui ed alcuni anche essenziali per la natura che nell'ultimo secolo sono stati causa di epidemie globali sempre con una frequenza ravvicinata .
È il caso della Spagnola, per due volte sulla faccia della terra, Ebola, la Sars, la mucca pazza, il virus zombie dei cervi, influenza aviaria o suina e tante altre per concludere con il Covid-19.
La pandemia provocata dal nuovo coronavirus riscontrato per la prima volta in Cina, epicentro di Covid-19 dalla metà di dicembre, come tutte le epidemie precedenti non è una catastrofe causale ma effetto della "zoonosi", processo per cui le malattie vengono trasmesse dagli animali all'uomo quale comportamenti errati da parte dell'uomo, tra cui il commercio illegale o non controllato di specie selvatiche e, più in generale, l’impatto dell'uomo sugli ecosistemi naturali.
Alla base dell’origine delle nuove epidemie c'è sempre nuovo coronavirus c'è sempre lo spillover quale distruzione degli ecosistemi, da parte dell'uomo, in particolare quelli forestali, i più complessi e ricchi di biodiversità. Lo spillover, (che significa "salto interspecifico"), è il momento in cui un patogeno passa da una specie ospite a un'altra, in questo caso da animale a uomo.
Ad oggi non sappiamo ancora quale sia stata l’origine del Sars-CoV-2, ma è molto probabile che dietro la sua diffusione si nasconda il commercio di animali selvatici. il traffico illegale di animali selvatici causa ogni anno circa un miliardo di casi di malattia e milioni di morti. Il 75% delle malattie umane fino ad oggi conosciute, infatti, deriva da animali. Gli ecosistemi naturali hanno il ruolo di sostenere e alimentare la vita, compresa quella della nostra specie, in quanto anche noi facenti parte della natura, ma svolgono anche un ruolo fondamentale nel regolare la trasmissione e la diffusione di malattie infettive come le zoonosi. La distruzione di habitat e di biodiversità da parte dell'uomo rompe quegli equilibri che sono deputati nel contrastare i microrganismi responsabili di alcune malattie e crea condizioni favorevoli alla loro diffusione.
Diffusione di patogeni che è implementata dalla realizzazione di ambienti artificiali o di ambienti poveri di natura e con un'alta densità umana, le nostre megalopoli. Le periferie degradate e senza verde di tante metropoli tropicali, ad esempio, sono la culla perfetta per malattie. I cambiamenti di uso del suolo e la distruzione di habitat naturali come le foreste sono responsabili dell'insorgenza di almeno la metà delle zoonosi emergenti. La distruzione delle foreste può quindi esporre l’uomo a nuove forme di contatto con microbi e con specie selvatiche che li ospitano. Ma sempre in occasione della giornata mondiale della popolazione Vitambiente voluto rivolgere lo sguardo alla presa di coscienza che ognuno deve avere verso le principali problematiche della popolazione mondiale, quale la crescita demografica in un pianeta dalle risorse limitate, i flussi migratori, il controllo delle nascite, la disparità di genere. "C'è da chiedersi dove sta andando l’umanità? e a che punto siamo rispetto a uno sviluppo equo e sostenibile per tutti?" Soprattutto In questo 2020, contrassegnato da un evento che da epidemico è passato in un solo mese ad essere pandemico, quale il Covid-19, bisogna chiedersi quali effetti abbia avuto tale evento sulla popolazione umana, sulla sua vita. Un terribile impatto negativo sull'economia, sulla salute presente e futura, sullo stile sociale. Il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione ha evidenziato come la pandemia e il lockdown abbiano inciso in modo diverso e in diversi aspetti, ma ancora una volta a pagarne di più gli effetti negativi sono state le donne. L’UNFPA ha evidenziato le conseguenze che subiranno le donne a livello di salute sessuale e riproduttiva, e nell'ambito della violenza di genere, soprattutto ne paesi con economie fragili. Uno studio dimostra come i sistemi sanitari già fortemente sotto stress per la lotta al virus, potrebbero trascurare i servizi di salute sessuale e riproduttiva. Le donne potrebbero avere enormi difficoltà ad accedere ad alcuni servizi a causa del distanziamento sociale, intimorite dal virus, per via del blocco e dei ritardo nei sistemi approvvigionamento di alcuni farmaci o dei mezzi contraccettivi. Questo influenzerà negativamente la prevenzione delle gravidanze indesiderate e sul planning famigliare. Ma il periodo di quarantena avrebbe causato anche un blocco delle attività di contrasto e prevenzione alle mutilazioni genitali femminili, ai matrimoni precoci con conseguenze disastrose sulla vita di milioni di bambine. Nel mese di marzo Dubravka Šimonovic – relatore speciale per la violenza contro le donne delle Nazioni Unite – aveva denunciato il potenziale aumento consistente della violenza domestica a causa delle misure anti-contagio. L’UNFPA ha ipotizzato che in tre mesi di lockdown la violenza domestica è aumentata del 20%, stimando un aumento di 15 milioni di cas .
L’appello è stato raccolto anche dal Segretario Generale ONU, Antonio Guterres, che ha richiamato i governi ad investire nei servizi online per rispondere alle richieste di aiuto delle donne e contrastare la violenza di genere. In conclusione dal dibattito è emerso come la pandemia non sia l'unico problema che l'umanità deve affrontare in questo XXI secolo, ma dovrà in modo più efficace ed immediato trovare risposte e soluzioni verso quelle fragilità esistenti e trascurate da troppo tempo. L’11 luglio può allora diventare un’occasione per elaborare strategie concrete e prioritarie che trasformino l’Agenda 2030 in un traguardo davvero importante.
Questi gli argomenti trattati a Zagarise, ci si è soffermati sull’importanza della famiglia, del rispetto del creato, giornata che si è conclusa con l'atto pratico delle piantumazione degli alberi e un momento conviviale a base della sana cucina mediterranea con i prodotti tipici calabresi. Vitambiente nella persona del suo presidente ringrazia per la loro collaborazione gli imprenditori: Anselmo Verrino, Salvatore Fioccata, Pasquale Folino, Bruno Timpani.
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