La Dulbecco 'corregge' l'UMG salvando la risonanza magnetica 3 Tesla e rilancia Villa Bianca

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images La Dulbecco 'corregge' l'UMG salvando la risonanza magnetica 3 Tesla e rilancia Villa Bianca

  11 febbraio 2025 23:53

di GABRIELE RUBINO

L'azienda ospedaliero-universitaria 'Renato Dulbecco' di Catanzaro batte un primo significativo colpo. A quasi due anni dalla fusione fra 'Pugliese-Ciaccio' e 'Mater Domini' si rivitalizza il presidio di Villa Bianca a Mater Domini, azionando la sinergia fra ricerca e assistenza. O meglio, più che azionare il merito è stato quello di 'salvare' quanto a Catanzaro già c'era (al Policlinico) ma rischiava di trasferirsi chissà dove. Infatti, la permanenza nel Capoluogo della famosa risonanza magnetica 3 Tesla è stata a rischio quando i rapporti fra il Consiglio nazionale delle Ricerche e l'università si erano incrinati. Dopo la lunga 'gestione diretta' dell'ex rettore Aldo Quattrone, il contratto con l'ente nazionale non era stato rinnovato sotto la guida di un altro ex rettore: Giovambattista De Sarro. Vuoi per gli energici interventi del consigliere regionale Antonello Talerico e vuoi per la determinazione della 'Dulbecco' a non disperdere il macchinario è stata convinta la Regione a fare uno sforzo per trovare il finanziamento funzionale alla nuova collocazione. E così una parte di Villa Bianca è diventata la nuova sede dell'Istituto di Bioimmagini  e Sistemi Biologici complessi. Un colpo che ha consentito l'attivazione di nuovi laboratori di neuroriabilitazione che sfrutteranno le nuove competenze digitali. Da un lato ricerca a dall'altro assistenza perché, naturalmente, gli esami a cui saranno sottoposti i pazienti (il tutto dovrebbe partire concretamente nei prossimi giorni) serviranno per abbattere le liste d'attesa. Fondamentale l'apporto del direttore di Neurologia Domenico Bosco, responsabile scientifico del progetto. Certo, ancora si è lontani da Villa Bianca come polo dell'attività libero professionale intramuraria e ancor di più dal secondo pronto soccorso a Germaneto. Entrambi obiettivi scritti neri su bianco nel protocollo d'intesa che ha fatto nascere l'azienda unica ma almeno c'è uno slancio.   

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Al taglio del nastro c'erano il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, la presidente del Consiglio nazionale delle Ricerche, Maria Chiara Carrozza, il direttore generale del Cnr Giuseppe Colpani e il commissario straordinario dell'Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco di Catanzaro, Simona Carbone. La struttura è stata intitolata a Giuseppe Profiti, docente e manager della sanità, ideatore e principale promotore del progetto. Al docente e manager della sanità, catanzarese di origine, scomparso nell'estate del 2023, commissario di Azienda Zero, è stata dedicata una targa all'ingresso scoperta alla presenza della madre e il fratello. 

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"Quello di oggi è un momento importante - ha detto il presidente Occhiuto, commissario ad Acta per la sanità in Calabria - soprattutto perché qui c'è una delle risonanze più performanti, che prima era utilizzata soltanto a scopi di ricerca e oggi è restituita ai calabresi e alla città di Catanzaro anche per scopi assistenziali. Questa struttura nata da un'intuizione di Pino Profiti, sarà messa al servizio dei pazienti e per migliorare l'offerta di sanità e ridurre le liste di attesa in una città importante come il capoluogo di regione".

"La collaborazione e sinergia con l'azienda Dulbecco è molto importante - ha detto la presidente del Cnr Carrozza - per dare una prospettiva di assistenza clinica ma anche di ricerca e quindi è un unire le forze fra la clinica e la ricerca scientifica proprio in un campo molto complesso come quello della neuroriabilitazione. Qui si darà la possibilità ai pazienti di avere un servizio qualificato per monitorare il recupero dopo eventi che poi possono pregiudicare la qualità della vita". Per il commissario straordinario Carbone "si porta a compimento un obiettivo importante verso l'utenza".

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