La famiglia Corasoniti si è trasferita nel nuovo alloggio, Sergio Costanzo si appella alla solidarietà dei catanzaresi

Nella giornata di ieri la famiglia Corasoniti si è trasferita in una nuova abitazione Aterp. La stessa che era stata assegnata dopo il tragico rogo, ma che era stata poi occupata abusivamente e sottoposta a sequestro. Dopo il dissequestro, il sindaco Fiorita ha emesso l'ordinanza di assegnazione dell'alloggio per due anni. Ieri, appunto, è avvenuto il trasferimento.

Il consigliere comunale Sergio Costanzo ha affermato: "Basta un piccolo gesto per essere vicini alla famiglia Corasaniti in questo momento di profonda angoscia e di comprensibile smarrimento. Quando si tratta di fare del bene abbiamo sempre dimostrato di essere pronti e solidali. Sono sicuro di questo e anche in questa occasione il cuore dei catanzaresi e dei calabresi non rimarranno insensibili difronte al dramma vissuto da questa famiglia che con compostezza e dignità stanno tentando di riprendere la loro vita che non potrà mai più essere come quella che vivevano prima di quella tragica notte del 22 ottobre scorso. Una vita fortemente segnata da un destino atroce e da quelle fiamme che gli hanno portato via tre figli, tre angeli: Saverio, Aldo Pio e Mattia, avevano 22,16 e 12 anni, e lasciato sugli altri componenti la famiglia, ferite che mai si rimargineranno. Ferite sul corpo, ma soprattutto nella loro mente e nel loro cuore. Voglio evidenziare l’immediata disponibilità delle istituzioni a trovare una nuova casa e a sostenere le immediate esigenze. In primis il sindaco Nicola Fiorita, il commissario dell’Aterp Paolo Petrolo per l’impegno profuso nella ricerca di una nuova abitazione, alcuni colleghi consiglieri che stanno facendo la loro parte nei limiti delle loro possibilità. Ma soprattutto un ringraziamento lo voglio rivolgere alla Demamobili di Albino Siciliotto per la preziosa donazione dei mobili   permettendo così alla famiglia Corasaniti di trasferirsi nella loro nuova abitazione. Ma la famiglia ha praticamente perso tutto, non hanno nessun memoria materiale che possa ricordare i momenti felice della famiglia al completo, non hanno più vestiti ne piatti, forchette, bicchieri. Manca tutto per poter vivere dignitosamente.  Io credo nel buon cuore dei catanzaresi e dei calabresi. Sono certo che la solidarietà nella nostra comunità è ancora un valore forte e condiviso e spero che questo appello faccia da cassa da risonanza per dare un lieto fine a questa triste vicenda". 

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