
"Popolari in rete è un gruppo fatto da chi non punta alla costituzione di carriere politiche ma creato da chi vuole puntare al bene comune", così la presentazione avvenuta ieri a Lamezia Terme.
"La premessa è il racconto di ciò che è accaduto, siamo alla fine di una parabola rappresentata dai movimenti populisti. Il paese si è accontentato di un racconto falso. I Cinque Stelle, che erano il rinnovamento, hanno fatto l'alleanza con tutti, cosa che non si era mai vista. I popolari sono un sentimento presente e diffuso, la questione adesso è creare una presenza in grado di leggere la quotidianità". Così Giuseppe De Mita ha cercato di spiegare la nascita di un movimento che ha intenzione di confrontarsi con le forze politiche facendone emergere le contraddizioni. "Sono amico di Occhiuto ma non rinunceremo a dire che il re è nudo perché chiunque vincerà lo farà con contraddizioni al suo interno", ha continuato sottolineando anche che i 'Popolari in rete ' si preparano per le elezioni del 2023 avendo come obiettivo quella parte di popolazione che non va a votare.
Mario Mauro ha invece criticato fortemente le continue forme di assistenzialismo sottolineato la necessità di puntare sulle imprese. "Noi siamo popolari e non populisti. Il piano nazionale di resilienza è una piattaforma che dipende anche dalle riforme nazionali. Io dico di guardare alle elezioni con un occhio particolare per capire se qualcuno va oltre la propaganda", ha concluso Mario Mauro.
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