Una manifestazione sobria ma intensa e carica di emozioni quella tenuta questo pomeriggio davanti alla Questura di Catanzaro. Rappresentanti istituzionali, appartenenti alle forze sociali e ai sindacati di Polizia, molti giovani, tanti semplici cittadini senza simboli né bandiere di partito hanno preso parte alla fiaccolata in memoria di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due poliziotti uccisi a Trieste. A organizzare l’iniziativa la Federazione provinciale di Fratelli d’Italia di Catanzaro, guidata dall’on. Wanda Ferro, che è anche responsabile nazionale del Dipartimento Sicurezza, grazie all’impegno del responsabile provinciale del Dipartimento Rapporti con le forze dell’ordine Mimmo Michienzi.
Una testimonianza civica di autentica solidarietà, dai toni pacati, che ha avuto l’obiettivo di “onorare il sacrificio di Pierluigi, Matteo e di tutte le vittime del Dovere, e di rappresentare la vicinanza e la gratitudine della comunità alle Forze di Polizia”, come ha spiegato il vice presidente provinciale di Fratelli d’Italia Francesco Grandinetti, affiancato dal dirigente nazionale Rosario Aversa. Ma la manifestazione è servita anche a sollecitare una riflessione sulle difficoltà operative che investono il lavoro quotidiano degli uomini e delle donne in divisa. Come ha fatto Mimmo Michienzi che, fuori da ogni intento polemico, ha auspicato interventi normativi volti a “tutelare le forze dell’ordine nell’ambito della loro attività operativa, a potenziare gli strumenti di contrasto, ma soprattutto a evitare che i criminali si facciano forti del senso di diffusa impunità”. Sulla stessa linea il Segretario generale del Siulp di Catanzaro Gianfranco Morabito, che ha ricordato come “ogni 4 ore c’è un poliziotto ferito o aggredito, e non possiamo più accettare che la legislazione tuteli più l’aggressore che la vittima”. Il segretario nazionale del sindacato Fsp-Polizia di Stato Giuseppe Brugnano ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa di Fratelli d’Italia e per l’impegno di quella buona politica che dimostra vicinanza concreta e fattiva alle Forze dell’ordine, stigmatizzando invece “le espressioni di chi come il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, definisce l’assassinio di due poliziotti come morti sul lavoro. Si tratta di servitori dello Stato uccisi per mano di due delinquenti, che come tali devono essere trattati”. A portare la propria testimonianza, tra gli altri, il consigliere regionale Baldo Esposito, il consigliere comunale Giuseppe Pisano e l’ex consigliere Franco Cimino, i ragazzi di Gioventù nazionale guidati da Silvio Rotundo. Anche il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, presente a titolo personale e in rappresentanza del sindaco Sergio Abramo e dell’Amministrazione cittadina, ha espresso la propria solidarietà “a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine e a chi rischia la vita a difesa dei cittadini”. Al termine della fiaccolata è stato deposto un fascio di fiori davanti all’ingresso della Questura.
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