Un altro tassello per lo start di Azienda Zero guidata da Giuseppe Profiti. La legge regionale prevedeva un finanziamento di 700 mila euro, coperto dal fondo assegnato alle Asp per garantire i LEA
22 settembre 2022 21:36di GABRIELE RUBINO
Era un passaggio necessario, ma finora tardava ad arrivare. La Giunta regionale, a seguito di una variazione di bilancio, ha stanziato le risorse per far entrare in funzione Azienda Zero; la nuova entità, guidata da Giuseppe Profiti e voluta dal presidente e commissario della Sanità Roberto Occhiuto, nata a dicembre dell'anno scorso per fungere da perno del servizio sanitario calabrese.
La delibera, approvata dall'esecutivo regionale lo scorso 13 settembre, richiama appunto la legge regionale istitutiva di Azienda zero, in cui erano previsti "700.000,00 annui per gli esercizio 2022-2024", a cui "si fa fronte - si legge nel provvedimento -con la corrispondente riduzione della spesa prevista per le funzioni attribuite ad Azienda zero e già esercitate dalle Aziende del Servizio sanitario regionale, nell’ambito dello stanziamento del fondo sanitario indistinto assegnato dallo Stato a valere sulle risorse relative al finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA del bilancio di previsione 2022-2024". In verità, la tabella contenente le variazioni di bilancio indicano una cifra complessiva di circa 585 mila euro.
Fin qui la delibera di Giunta che è un altro tassello necessario allo start di Azienda Zero. Tuttavia proprio sulla stima dei costi, la Corte dei Conti - all'interno della relazione sulle coperture finanziarie delle leggi regionali del 2021- aveva espresso qualche perplessità. La Regione, nell'interlocuzione con i giudici contabili- aveva dettagliato le spese: 520 mila euro per la direzione strategica, 75 mila per il Collegio sindacale e 105 mila per spese generali di avvio (spese amministrative, oneri fiscali, amministrativi, missioni e varie). La Corte dei Conti aveva ribattuto come non si evince "l’ammontare di altre spese, quali quelle relative al servizio di tesoreria, al personale, laddove se ne afferma la possibilità di reclutamento, qualora mancante, anche attraverso procedure concorsuali. Né dalla relazione, né dalla scheda tecnica si rinviene un organigramma definito, con correlata stima del fabbisogno ed proiezione dei costi e delle relative coperture almeno decennale, cosi come disposto dall’art. 17 comma 7 legge 196/2009, in tema di spese per il personale, essendo chiaro che il ricorso alla mobilità da enti pubblici non appartenenti al SSR e/o diversi dalla Regione, come pure il ricorso non marginale alle assunzioni suscettibile di incidere sull’entità di entrambe le tipologie di costi, eventualmente neutralizzando ogni effetto compensativo’".
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