"A un anno dalle elezioni, l’Amministrazione di centrosinistra ha rivelato il suo vero volto e i suoi fini: aumentare le tasse a carico dei cittadini. Dopo l’aumento della tassa sui rifiuti e dopo quello sull’imposta di soggiorno, è in arrivo un nuovo salasso per le famiglie catanzaresi. Questa volta tocca a un servizio fondamentale: la mensa nelle scuole gestite dal Comune di Catanzaro. Infatti, leggendo nelle pieghe della nuova gara di appalto appena pubblicata propedeutica all’affidamento del servizio, a partire dal prossimo anno scolastico ci sarà un sostanziale aumento del costo del pasto. Si passerà da 3,90 euro della precedente gara a 5 euro (con IVA inclusa) della nuova previsione. Tradotto, significherà che una famiglia con un figlio a carico dovrà sobbarcarsi una spesa mensile per il servizio mensa di circa 100 euro, di 200 euro per chi ha due figli, di 300 euro per chi ne ha tre e così via".
A scriverlo in una nota stampa è il Gruppo Lega del Consiglio Comunale di Catanzaro.
"Pur consapevoli del generale aumento dei costi delle materie prime e, al contempo, della necessità di assicurare pasti biologici, non è ammissibile che le famiglie già penalizzate da mesi da una tassa implicita e regressiva, qual è l’inflazione, debbano subire questo ulteriore danno. Un’ingiustizia che si abbatterà su fasce di popolazione economicamente fragili. Ricordiamo, infatti, che la soglia ISEE al di sotto della quale scatta l’esenzione dal pagamento della mensa è di appena 2.100 euro.
Per chi sta poco sopra, che non è certo un nababbo ma vive tra mille difficoltà questa difficile congiuntura economica, ci sarà un balzello soffocante e profondamente iniquo. Figurarsi quelle famiglie che hanno più di un figlio a carico che frequentano gli istituti scolastici del capoluogo. Piuttosto che subire passivamente, ci saremmo aspettati che un’Amministrazione di centrosinistra, che in astratto dovrebbe tutelare le fasce di popolazione più fragili, a fronte di questi aumenti adottasse adeguate contromisure. Ad esempio, la previsione di fasce di reddito a cui estendere un aiuto con eventuale compartecipazione al minimo della famiglia per non far ricadere l’intero incremento dei costi sulla stessa.
E, ancora, la previsione di uno sconto a partire dal secondo figlio in avanti. Con questa crisi demografica è da miopi disincentivare le famiglie più numerose. Eppure, l’Amministrazione Fiorita è così inerte da accettare di buon grado che vengano messe le mani nelle tasche dei catanzaresi. Immaginavamo, già un anno fa, che i sogni bagnati del centrosinistra fossero di tassare come se non ci fosse un domani i catanzaresi che, grazie all’oculatezza della gestione del centrodestra, avevano sempre beneficiato – a differenza di altre città calabresi – di un basso prelievo, ma non ci aspettavamo che arrivassero al punto di colpire i più svantaggiati in un settore strategico come quello scolastico. Eppure, il sogno del centrosinistra sta diventato la realtà (da incubo) per le famiglie catanzaresi".
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