Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Francesco Citriniti.
"Un Appello per il Futuro della Nostra Città:
Cari proprietari di immobili commerciali nel cuore di Catanzaro,
Vi scrivo oggi, con una profonda preoccupazione che sento di dover condividere con voi. Il nostro centro storico, l'anima della nostra Catanzaro, sta morendo. Vediamo troppe vetrine spente, troppe saracinesche abbassate, e questo mi addolora profondamente, perché so che è un danno per tutti noi.
Il problema, è piuttosto chiaro: i canoni di locazione commerciale nel nostro centro storico, che si attestano intorno ai €12,38 al metro quadro, sono, a mio avviso, completamente slegati dalla realtà economica che la nostra città sta vivendo.
Permettetemi di spiegarvi perché. Un principio fondamentale nel mercato immobiliare commerciale è che il valore dell'affitto di un negozio è strettamente legato al flusso di persone che passano davanti alla sua vetrina. Più gente transita, più potenziali clienti ci sono, e più alto può essere il canone.
Ora, confrontiamo la nostra Catanzaro con altre città italiane con lo stesso numero di abitanti residenti: Busto Arsizio, Fiumicino e Treviso.
A Treviso, dove gli affitti nel centro storico raggiungono circa €22,75/m², il flusso di gente è altissimo. La città è una meta turistica rinomata, sede di marchi di lusso e con un centro storico vivace, dove le persone passeggiano, fanno shopping e godono della bellezza del luogo. Lì, un canone elevato è giustificato da un'intensa attività commerciale e da una clientela con un forte potere d'acquisto.
A Fiumicino, con affitti intorno ai €17,42/m², il flusso è dominato dall'Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci. Migliaia di viaggiatori, turisti e lavoratori transitano ogni giorno, creando un bacino di potenziali acquirenti enorme e dinamico. Anche qui, il canone è sostenuto da un traffico di persone eccezionale.
A Busto Arsizio, ha addirittura canoni più contenuti (€11,33/m²), il centro è un polo commerciale consolidato in una delle aree più industrializzate d'Europa. Il flusso di persone è costante, legato a un'economia locale robusta e a una densa popolazione che frequenta le attività.
Il nostro centro storico non gode di questi stessi flussi. La crisi del commercio è evidente, con centinaia di negozi che hanno chiuso negli ultimi dieci anni e una crisi migratoria marcata che porta ogni anno la città a perdere altri residenti. Il passaggio pedonale è diminuito, dovuto anche al crescente appeal del quartiere marinaro e il potere d'acquisto della nostra popolazione è tra i più bassi d'Italia, con un PIL e un reddito pro capite significativamente inferiori rispetto alle regioni di Treviso, Fiumicino e Busto Arsizio. Questo significa che le attività faticano a generare i ricavi necessari per sostenere gli affitti attuali.
È qui che si crea lo scollamento: i canoni che voi chiedete, pur essendo numericamente simili o addirittura superiori a quelli di Busto Arsizio, non sono sostenibili per le attività di Catanzaro, perché il flusso di gente e la capacità di spesa qui sono molto diversi. È come chiedere il prezzo di un'auto di lusso per un'utilitaria: il valore percepito non corrisponde alla realtà del mercato.
Questo porta a un circolo vizioso: negozi che chiudono, vetrine vuote, meno gente che passeggia, e un centro storico che si svuota sempre di più. È un danno per tutti noi, e anche per il valore a lungo termine dei vostri stessi immobili.
Cari locatori, vi chiedo di mettervi una mano sulla coscienza. Un negozio sfitto non produce reddito per nessuno. Un canone di affitto più "concreto" e sostenibile, che si allinei alla realtà economica di Catanzaro, potrebbe realisticamente situarsi nella fascia tra €5,00/m² e €8,00/m². Questa è la fascia che, secondo le analisi, è più in linea con il mercato generale di Catanzaro e con la sua capacità economica.
Immaginate il futuro: se riduciamo gli affitti a un livello sostenibile, il nostro centro storico potrà rifiorire. Nuove attività, anche piccole e innovative, troveranno il coraggio di investire, portando nuova linfa, posti di lavoro e, soprattutto, un aumento del flusso di persone. Un centro vivo e vibrante attirerà più residenti e visitatori, creando un ambiente positivo che, a lungo termine, valorizzerà le vostre proprietà molto più di un canone elevato su un locale vuoto.
Vi invito a riflettere su questo. Il rilancio del centro storico di Catanzaro dipende anche dalla vostra lungimiranza. È un investimento nel futuro della nostra comunità, un atto di responsabilità che può trasformare la crisi attuale in un'opportunità di rinascita per tutti noi.
Con la speranza di un futuro migliore per il nostro centro storico".
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