Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Angela, una paziente oncologica che lotta contro la malattia, rivolta al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto:
“Buongiorno presidente, le auguro una pronta e completa guarigione. Ma detto cio’, sono una malata oncologica, in seguito alla malattia sono stata licenziata, perché il contratto nazionale colf non prevede il pagamento della malattia da parte dell’INPS, o si muore di tumore o si muore di stato, questo è quello che ho imparato dalla mia malattia. Un invalidità di 333€! Ma la cosa più grave è che superato l’intervento, la chemio e la radio, adesso devo fare gli esami per la valutazione oncologica e radioterapica, e sorpresa! I tempi sono biblici, le ricette a breve o urgenti non le possono prenotare perché non hano le agende (vai a capire perché), a pagamento secondo lei come faccio a fare tutti questi esami con 333€ al mese? Su quale base in Calabria si decide se la sua vita, caro presidente, valga più della mia o di qualsiasi altro cittadino calabrese?”
Angela, una calabrese senza diritti
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