La lettera di una precaria della Regione: "Dignità negata a famiglie calabresi"

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  22 agosto 2022 15:53

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di una precaria Marzia Mazzacua che fa parte del bacino storico della Regione Calabria.

La lettera:

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"Otto mesi fa il primo tavolo del precariato Dicembre 2021. Risultato nessuno. L'ultimo tavolo del precariato del 29 giugno 2022 (dopo quello di dicembre e di febbraio) in cui si è discusso anche dei precari denominati "legge 12", appartenenti al bacino dei precari storici della legge regionale N. 1 DEL 13/1/2014" Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al D.L. 31 agosto 2013, n. 101 convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125. " e tutt'ora in vigore, non ha ancora prodotto alcun risultato atto ad un percorso di reinserimento lavorativo. 
La nostra storia grida giustizia sociale:  

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  • partecipiamo ad un avviso pubblico regionale nel 2014; • attendiamo il decreto, che viene redatto NEL 2019 (dopo 5 anni dall'avviso e dopo 3 anni dal decreto dell'avviso pubblico);
  • veniamo poi catapultati in una manifestazione d'interesse a fine 2019 (giunta Oliverio); 
    - poi subiamo una serie di decreti, rettifiche, controlli da centri per l'impiega, agenzia delle  entrate, guardia di finanza, procura della repubblica (e chi più ne ha più ne metta) con un parto finale in cui viene effettuata una graduatoria ponderata anch'essa rettificata e reintegrata fino al 2021; 
  •  nel 2020 l'allora Presidente Santelli, attraverso un accordo sindacale (CGIL-CISLUIL), aveva messo la parola fine a questo lungo calvario, ma purtroppo la Sua scomparsa, ci ha definitiva mente ributtato nel limbo. • abbiamo dovuto sopportare "teorie" quasi fantascientifiche sul regime di prorogatio oltre  alle "paure" di prese di posizione da parte dell'allora nominato Presidente Spirli.
  • Abbiamo altresì atteso un parere legale richiesto all'Avvocatura del Consiglio Regionale (parere tra l'altro favorevole). 

Ma nulla ad oggi è stato ottenuto.

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Al nostro Presidente Occhiuto chiediamo di manifestare la Sua posizione politica in merito alla legge 12 e alla sua applicazione, avviando atti e procedure concrete e definitive per la nostra stabilizzazione.

Posizione che deve essere chiara ed inequivocabile. Il Presidente conosce bene la questione in oggetto e sa che da alcuni anni è stata oggetto di attenzione dalle varie giunte che si sono susseguite. Non ultima la presa di posizione concreta dell'allora Presidente Santelli. 

Gli incontri ufficiali ed istituzionali a seguito di pareri amministrativi formulati in diverse occasioni dal Tar Calabria avevano presagito e reso possibile un percorso concreto e definitivo. Assistiamo al momento a comportamenti dilatatori e strumentali per allungare i tempi e soprattutto per insinuare convincimenti che ritenevamo superati.  

Il nostro è un percorso legittimo: supportato da leggi nazionali, leggi regionali, avvisi pubblici, decreti, graduatorie. Ma siamo invisibili, inesistenti".

 

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