La lettera: "L’unico vero per sempre è nel cuore di una madre che non dovrebbe sopravvivere ad un figlio"

di PATRIZIA PAONE

Nulla è per sempre, l’unico vero per sempre è racchiuso nel cuore di una madre. la vita per antonomasia è un mistero, la nascita rimarrà sempre il miracolo in assoluto portatore di gioia

Incredulità e amore incondizionato, questo sei stato tu Vittorio, sei nato un sabato pomeriggio di 40 anni fa, tempo uggioso, di pioggia, ti hanno messo nelle mie braccia dicendomi che bel bambinone, io in realtà sin dai primi istanti ho visto una creatura piccola e indifesa, da subito ho capito che più di chiunque altro avresti avuto bisogno delle mie cure, con te e per te ho vissuto gioia e dolori ma mai per un solo istante ho pensato di poterti perdere.

Si sa la vita da la vita toglie nessuna mamma però dovrebbe sopravvivere al proprio figlio.

Tu sei nato per vivere non per impressionare e per renderti omaggio, per farti conoscere da chi non ti ha conosciuto o credeva di conoscerti, cito: siate l’anomalia, l’errore, l’inconveniente, la diversità, il dato indecifrabile, lasciate che guardandovi scuotano le loro teste uniformate, lasciate che si vergognino di voi, che si imbarazzino, si arrabbino.

Vi insulteranno, lasciate che si prendano gioco di voi, che vi additino, che ridano, resistete al loro scherno, siate la loro vittima il loro zimbello, siate ai loro occhi un fallimento.

Una tigre non perde il sonno per ciò che pensano le pecore.  Andate avanti siate la cicatrice sulla loro normalità. Vi detesteranno, vi temeranno desidereranno essere come voi.

Questo eri tu. Ovunque tu sia la tua mamma per sempre...

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