La manovra economica del Governo, per Carla Rotundo del PD: "Un autentico disastro per la Calabria"

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Carla Rotundo

  20 novembre 2025 15:29

"Manovra economica varata dal Governo: un autentico disastro per il Sud, per la Calabria in particolare". E’ quanto sostiene Carla Rotundo, della Segreteria Provinciale del Pd di Catanzaro.

"La manovra economica varata dal Governo Meloni, provocherà non pochi danni ai cittadini italiani e soprattutto ai cittadini del sud. Infatti, nel mentre si spinge alla “restanza” dei giovani o anche al ritorno nei luoghi d’origine per evitare lo spopolamento dei piccoli comuni e delle aree interne, attraverso questa più che discutibile manovra, vengono tagliate ingenti risorse agli Enti Pubblici ed ai Comuni, unici erogatori di servizi per i cittadini. Trasporti, scuole, servizi sociali, difesa e cura dell’ambiente che disciplinano proprio la qualità della vita dei cittadini, subiranno per forza di cose un triste peggioramento", scrive in una nota Carla Rotundo, della Segreteria Provinciale del Pd di Catanzaro.

"Ora, se nella classifica del Sole 24 Ore, - prosegue - pubblicata pochi giorni fa, la Calabria rientra nel gruppo delle 22 Province insufficienti, con i tagli di cui sopra la situazione certamente non potrà migliorare. E allora, come giustamente sottolinea sulla stampa la Sindaca di Siderno, Mariateresa Fragomeni, stando così le cose, urge correre ai ripari e cogliere le opportunità offerte dalla Legge Del Rio 56/2014 che incentiva i processi di fusione degli Enti. Guardiamo alla Scuola, l’esempio più eclatante. Quale vantaggio socio culturale apportano in una piccola comunità le pluriclassi. Quelle classi elementari, cioè, nelle quali bambini di 6 anni, a volte fratelli o cugini, convivono con bambini di 8 o addirittura 10 anni, giocano con loro e studiano con loro, pur avendo processi mentali e fisici diversi, con una conseguente riduzione delle opportunità di apprendimento".

"E allora, se le distanze sono compatibili, meglio fare scuola in classi regolari con utenti di un comune vicino, favorendo scambi sociali e culturali stimolanti, Ciò prevede però erogazione di servizi adeguati. Ecco che allora l’aggregazione di piccoli comuni crea un nuovo ente amministrativo, con una maggiore efficienza nella gestione dei servizi, riduzione di costi e, cosa di non poco conto, l’accesso a contributi regionali e statali. Trasporti, servizi sociali, polizia municipale potrebbero essere percepiti con più favore da parte dei cittadini perché più efficienti. La riduzione delle spese porterebbe, tra l’altro, ad una maggiore efficienza amministrativa. Certo si richiederebbe una grande maturità da parte dei cittadini e degli amministratori.  Il forte attaccamento all’identità locale potrebbe essere un ostacolo non indifferente, Ed ecco perché la politica deve fare il suo compito, indicando la strada e rendendosi convincente, perché il fine è alto rispetto al provincialismo del quale dobbiamo assolutamente liberarci", conclude Carla Rotundo.


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