di FRANCESCA FROIO
Classi virtuali, emozioni diverse che caratterizzeranno quell'ultimo giorno di scuola ed il tanto atteso esame di maturità. Questi i tratti distintivi dei maturandi 2020. Quei maturandi che, come racconta nel suo tema Annalaura Fittante, saranno presto un pezzo di storia. Riportiamo il contenuto del suo tema.
16 settembre 201: ultimo “primo giorno” di scuola, un’emozione indescrivibile, che si prova una sola volta nella vita.La gioia di rivedere i compagni, la paura di ciò che il futuro ha in serbo per te, l’ansia della maturità.
La maturità, quel giorno che aspetti dalla prima volta che entri in quella scuola, in quella classe, e lo immagini per 5 anni lunghi, ma in fin dei conti brevi.Ci pensi e ci ripensi, lo immagini in mille modi diversi, o forse più di mille.
Nel corso di 5 anni, o nel mio caso 6, sfido chiunque a non aver inventato una finta febbre o sperato in un’allerta meteo per saltare qualche giorno di scuola, ma solo dopo quel fatidico 4 marzo, quando mi sono ritrovata a dover seguire una lezione dietro un freddo schermo di computer, mi sono resa conto di quanto bella ed importate sia la presenza fisica dei miei professori, gli stessi professori tanto odiati durante le verifiche e le interrogazioni. Solo dopo quel fatidico 4 marzo mi sono resa conto di quanto bello fosse avere l’ansia prima di ogni interrogazione, al bar con i miei compagni, ogni mattina, davanti ad un cappuccino.
Solo dopo quel fatidico 4 marzo mi sono resa conto che non dover andare a scuola, non è poi così bello.Chi lo avrebbe mai detto?Ci è voluta una pandemia per farci capire non solo l’importanza dell’Istruzione, ma soprattutto della scuola come luogo fisico.Pandemia: un termine tanto sconosciuto quanto attuale, che mai nessuno avrebbe pensato di vivere al di fuori dei libri di storia.
La situazione che viviamo ormai da più di 3 mesi, ha modificato radicalmente lo stile di vita, le abitudini e la quotidianità di tutta la popolazione mondiale; tuttavia, se da un lato la quarantena ci ha costretto a fermarci e riflettere sul giusto peso da dare alle cose, dall’altro invece ha triplicato ansie, paure e responsabilità. In particolare a noi ragazzi, che nel 2020 ci ritroviamo ad affrontare un esame di maturità come mai nessuno ha fatto prima d’ora.
Nonostante tutto, mi rincuora pensare che grazie alla tecnologia abbiamo potuto continuare il nostro percorso di studi attraverso una classe online, e chi lo sa, forse un giorno “ci finiremo noi sui libri di storia”.
Annalaura Fittante 5C IIS “Fermi”
Liceo delle Scienze Umane
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