"La musica è pericolosa" e Nicola Piovani spiega perché al Teatro Comunale di Catanzaro (VIDEO)

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images "La musica è pericolosa" e Nicola Piovani spiega perché al Teatro Comunale di Catanzaro (VIDEO)

  15 dicembre 2019 10:32

di CLAUDIA FISCILETTI

“La musica è pericolosa” e Nicola Piovani ha spiegato il motivo di questa affermazione nelle due ore di concerto che ieri sera si è svolto sul palcoscenico del Teatro Comunale di Catanzaro.

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L’appuntamento con il pianista romano, Premio Oscar per la colonna sonora del film “La vita è bella” di Roberto Benigni, è il terzo organizzato da AMA Calabria in questa stagione teatrale proposta appositamente per il pubblico catanzarese. “Siamo onorati dalla presenza del M° Piovani per questa serata di grande musica” ha affermato Francesco Antonio Pollice, direttore artistico di AMA Calabria.

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Piovani ha messo in piedi un concerto in cui non solo si è esibito offrendo al pubblico alcune delle sue composizioni più conosciute ed emozionanti accompagnato dall'orchestra formata da Rossano Baldini (tastiere/fisarmonica), Marina Cesari (sax/clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello/chitarra/mandoloncello), Ivan Gambini (batteria/percussioni), Marco Loddo (contrabasso), ma ha anche arricchito la serata con la narrazione dei retroscena della sua carriera e ricordi che porta particolarmente nel cuore.

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Impossibile non iniziare la narrazione con colui da cui Piovani ha “preso in prestito” il titolo dello spettacolo; il regista Federico Fellini (di cui a gennaio ricorrerà il centenario della sua nascita ndr) una volta disse che “la musica è pericolosa” perché lui si emozionava talmente tanto quando l’ascoltava che non riusciva a spiegarsi come una melodia potesse sopraffarlo così tanto. È pericolosa come lo sono le cose belle quando hanno a che fare con l’indicibile, come quel senso di sorpresa che colpisce durante un amore adolescenziale.

Ed eccolo poi, il M° Piovani, che si siede al pianoforte, circondato dalla sua orchestra, ed inizia a dar vita alle melodie che sono state le colonne sonore di film come “L’intervista” e “Ginger e Fred” di Fellini, per poi continuare con “Speriamo che sia femmina” e “Il marchese del Grillo” di Mario Monicelli.

Il pianista racconta ciò che lo emozionava da ragazzo, come l’ascolto di Chopin o Debussy, o il ricordo infantile della felicità che aveva quando in paese ascoltava la banda, musa ispiratrice che ha stimolato la composizione del brano che viene usato spesso da Roberto Benigni per accompagnare il suo ingresso in scena.

E ancora, Piovani si fa cantore di storie antiche, sullo sfondo i disegni creati da Milo Manara appositamente per lo spettacolo, quando introduce le due composizioni, una ispirata dalla mitologia delle sirene, da cui nasce il brano “Partenope”, e l’altra narra con il ritmo arabeggiante de “La danza dei sette veli” il ballo con cui Salomè incantò Erode per chiedergli su un piatto la testa di Giovanni Battista.

Si apre poi una parte dedicata alle canzoni, “Incredibile come le canzoni hanno la capacità di smuovere gli animi” afferma Piovani prima di iniziare a suonare il brano che gli fu chiesto da Benigni, “Quanto t’ho amato”, seguito poi dal “Bombarolo”, canzone composta per Fabrizio De Andrè ed inserita in “Storia di un impiegato”, per poi concludere con “Caminito” una canzone argentina ripresa in un film del 1993, “De eso no se habla” ed interpretata all'epoca da Marcello Mastroianni.

Il concerto si conclude con “Buongiorno Principessa” e “La vita è bella” con il pubblico che non riesce più a trattenere gli applausi e che fa una standing ovation a Piovani e alla sua orchestra.

Il prossimo appuntamento di AMA Calabria al Teatro Comunale sarà il 21 dicembre con il Balletto Accademico Statale Russo che si esibirà nelle “Russian Dances”.

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