“Il lavoro si paga, sempre”. Jasmine Cristallo è indignata alla scoperta del progetto che coinvolge Wwf, Coop e la società che si occupa dell’organizzazione dei concerti di Jovanotti.
La formula che viene propinata ai volontari è questa: “un biglietto per il concerto, pasti ed un gadget speciale”. Ma in cambio i volontari devono stazionare per circa 12 ore i contenitori della raccolta differenziata e controllare che venga svolta correttamente.
“Si tratta di un fenomeno dilagante- dice Cristallo- e consiste nel prendere manodopera che poi non viene retribuita. E’ già accaduto con l’Expo di Milano. Bisogna dire la verità: non è un progetto di volontariato, perché è un lavoro a tutti gli effetti non retribuito. C’è un problema semantico e questo ha chiaramente un fine utilitaristico”.
In mezzo ci sono tanti giovani che vogliono arricchire il loro curriculum vitae: “non si può prescindere però dal pagare questi ragazzi”.
ed.cor.
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