Un appuntamento consueto ma rinnovato nel cuore degli alunni della scuola secondaria di I grado. L’ energia della giovinezza si intreccia con la tradizione e la spiritualità della Santa Pasqua per creare uno spettacolo unico e coinvolgente. In un mondo spesso tumultuoso, angosciato dai conflitti, gli studenti insieme al corpo docente e alle proprie famiglie si riuniscono per celebrare la Pace attraverso una rappresentazione teatrale che abbraccia: la narrazione, il canto corale, la danza, l’interpretazione poetica, con l’obiettivo di ricordare il messaggio di armonia universale. La frenesia di settimane di prove e preparativi per la rappresentazione si mescola al rispetto per il significato della Pasqua, il grande giorno arriva e la palestra di via Forni diventa un microcosmo di emozioni gremito di genitori, insegnanti e amici, tutti pronti ad essere trasportati in un viaggio di concordia e riflessione. Lo scenario è allestito con cura, con elementi che richiamano la simbologia religiosa di rinascita, di speranza e di pace. All’inizio della rappresentazione due studentesse condividono un messaggio con parole sincere e cuori aperti. “Sono tempi difficili i nostri, tempi che generano nei cuori paura e smarrimento e dovunque, anche nel quotidiano vivere molti valori autentici si stanno perdendo lasciando il posto ad altri che rinnegano il rispetto, la gentilezza, la generosità. Diventa davvero difficile accettare anche la comunità se ognuno pensa a sé; difficile seguire le regole e difficile lavorare per il bene comune. Ecco, allora, il motivo di questa rappresentazione sacra della Pasqua che vivremo insieme: vuole essere come il capovolgimento di questa logica di morte per riflettere su una logica di vita”. Il coro Arcobaleno riempie l'aria con sublimi melodie aggiungendo un tocco di solennità alla rappresentazione, i canti accuratamente selezionati, accompagnano le ambientazioni e i dialoghi conducendo i presenti in un viaggio emotivo. La storia della passione, della morte di Cristo si dipana attraverso una serie di scene, nel triste passaggio del corteo che segue Gesù con le sue cadute si ascoltano le riflessioni di una mamma: Simona Colacione che accompagna e introduce il gesto di coraggio e generosità della Veronica che asciuga il volto. Di forte impatto l’episodio della CROCE e qui la riflessione della famiglia Pellegrino “Cristo ha voluto donarci il suo amore che salva. Questo mistero del Venerdì Santo, dunque, ci insegna che nella vita di tutti i giorni, dentro i nostri amori – di coppia, in famiglia, di fraternità, di amicizia, a scuola, al lavoro – siamo chiamati a credere nell’amore, sempre; siamo chiamati a dare amore, a tutti, siamo chiamati a viverlo con la convinzione nel cuore che la sofferenza e la morte non sono l’ultima parola perché anche noi come Gesù trionferemo… perché l’amore vince sempre. Il culmine della rassegna è rappresentato dalla Resurrezione simbolo di ricostruzione dalle macerie private e collettive, come invito alla gioia e all’armonia che offre una prospettiva sulla potenza della compassione e della riconciliazione in un mondo che ne ha fortemente bisogno. A conclusione della manifestazione un’interpretazione originale in dialetto catanzarese sulla bellezza e semplicità delle festività di Pasqua di qualche tempo fa, dove i riti e le tradizioni si caricavano di significati autentici.
Un grazie infinito a tutti gli studenti (lettrici, attori, ballerine, coriste e interpreti), anche appartenenti a confessioni e religioni differenti, che con il loro impegno e talento hanno contribuito alla riuscita della rappresentazione, ai docenti e al team di lavoro prof.sse Morena Amoroso e Pamela Stranieri, alle famiglie sempre pronte e collaborative, al personale ATA. Ringraziamo la dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Riccio prima sostenitrice di questo progetto, ma soprattutto rivolgiamo un plauso all’anima e animatrice di questa solenne e immancabile rappresentazione pasquale, la prof.ssa Ilenia Giampà, capace di coinvolgere e mettere in moto una vera e propria macchina… di PACE.
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