La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, ha chiesto e ottenuto dalle autorità colombiane l’arresto a Bogotà del narcotrafficante Alfonso Cortés Grueso per il reato di traffico internazionale e detenzione di sostanze stupefacenti.
L’operazione, curata dall’Interpol, è avvenuta lo scorso 23 gennaio ma è stata resa nota solo oggi. Secondo gli investigatori di Reggio Calabria, Alfonso Cortés Grueso sarebbe stato un canale di rifornimento di cocaina delle ‘famiglie’ calabresi, organizzando numerosi sbarchi di stupefacente nei porti di Genova, Gioia Tauro e Trieste, a partire dal 2007. Nonostante fosse stato più volte arrestato e condannato in passato, Grueso aveva fatto perdere le sue tracce, evitando la prigione. Era stato processato e condannato in Italia in contumacia.
L’avvocato difensore di Alfonso Cortese Grueso, Alexandro Maria Tirelli, in una dichiarazione, afferma che “il processo celebrato in Italia non è convincente poiché il mio assistito non ne era a conoscenza. Chiederemo pertanto l’annullamento della sentenza, e se riusciremo, la liberazione celere del mio assistito”.