Vittorio Sgarbi Ministro dei Beni Culturali. Lo chiede, con un appello pubblico, a Giorgia Meloni, prossima Premier, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, vecchio amico e compagno di innumerevoli battaglie civili e di giustizia del noto storico dell’arte, cofondatore, insieme allo stesso Corbelli e ad altri quattro sodali, 27 anni fa, nel giugno del 1995, del Movimento Diritti Civili. Corbelli spiega “le ragioni per le quali, afferma, è giusta e importante la nomina di Sgarbi che, sottolinea, può essere oltre che il miglior Ministro dei Beni Culturali, il garante dei diritti civili nel Governo Meloni. Il suo ruolo dovrà andare, infatti, anche oltre il suo stesso dicastero. Dovrà essere il portavoce e la sentinella del popolo all’interno del Consiglio dei ministri per scongiurare nuove leggi liberticide e repressive, che hanno, in questi ultimi tre anni, segnato, purtroppo in modo drammatico e irrimediabile, la vita di milioni di italiani. Sgarbi fuori dal Parlamento è già un vulnus per la democrazia e la cultura del nostro Paese. Come lo è del resto l’assenza di un esponente del Movimento Diritti Civili. Anche per questo il noto critico d’arte va adesso coinvolto nel nuovo Esecutivo di centrodestra (sua area politica di riferimento per la quale si era candidato per una missione quasi impossibile: la sfida contro Casini nel collegio senatoriale blindato, per il centrosinistra, di Bologna) con un dicastero che nessuno più di lui è, per esperienza, competenza e cultura, in grado di guidare autorevolmente: quello dei Beni Culturali. Sgarbi, ricordo, al di là della cultura e competenza, è un liberale e libertario, uno storico e convinto garantista, cofondatore, nel 1995, del Movimento Diritti Civili. Aspetto poi non certo irrilevante, negli ultimi tre anni, segnati dolorosamente e tragicamente dalla pandemia, ha combattuto insieme a Diritti Civili, La Verità e pochissimi altri(come questa testata La Nuova Calabria), contro la persecuzione da parte del Governo, dei tecnici e tele virologi, dei partiti di maggioranza e di tutta la stampa mainstream (radio, tv, giornali, web, social)che hanno avallato la deriva autoritaria, nei confronti di milioni di italiani, pacifici e inermi, che sono stati insultati, aggrediti, criminalizzati , ghettizzati, privati di tutti loro diritti e isolati brutalmente dal contesto sociale, solo perché avevano legittimamente detto no ad un siero sperimentale, per una comprensibile paura e per validi motivi di salute. E l’immane tragedia delle morti improvvise e delle gravi reazioni avverse, che continua,purtroppo, in modo sempre più impressionante, dimostra quanto fossero giuste e motivate quelle preoccupazioni e le paure di questa gente che Sgarbi ha, insieme a noi, sempre difeso. Anche per questo oggi merita di sedere nel Consiglio dei Ministri. Con lui Ministro ci sentiamo, personalmente e come Movimento Diritti Civili, rappresentati, al di là del colore politico del Governo, che non ci interessa e non ci appartiene”.
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