di FILIPPO VELTRI
Perché alcune regioni sono più sviluppate di altre? Perché ci sono e persistono differenze nei livelli di reddito e di benessere fra regioni e territori all’interno delle economie nazionali? Sono fenomeni naturali o patologici, eccezionali? Tutte le regioni italiane, e in particolare quelle del Sud, hanno avuto un ventennio molto sfavorevole. Perché non si è riusciti a invertire queste dinamiche? L’Italia è l’unico paese a essersi trovato in questa situazione o lo stesso è avvenuto altrove in Europa? Esistono casi di successo a cui ispirarsi o dobbiamo trovare da soli la strada per invertire la rotta?
Di questo parla Gianfranco Viesti nel suo ‘’Centri e periferie’’ (Laterza). Da oltre vent’anni l’Italia è in declino. Questo declino, oltretutto, non è uniforme sul territorio nazionale, ma ha caratteristiche diverse al Nord e al Sud e all’interno delle singole aree. Ma è possibile comprendere quanto è avvenuto limitando lo sguardo al nostro paese o è necessario alzarlo e collocarne le vicende nel contesto dei grandi cambiamenti internazionali? L’originalità di questo libro sta proprio in un’analisi comparata delle dinamiche economiche delle regioni europee.
Quali sono state allora, nei diversi contesti, le conseguenze dell’allargamento dell’Unione europea? Della de-industrializzazione e della terziarizzazione, con l’accresciuto ruolo delle città? Degli approcci più liberisti alle politiche economiche? Degli enormi mutamenti demografici e dell’accresciuto ruolo delle migrazioni? Da questa analisi emerge il ruolo delle politiche pubbliche in Italia nel XXI secolo (con alcune comparazioni internazionali): dell’intervento pubblico nel suo insieme, delle conseguenze dell’austerità, del decentramento alle regioni. In questo quadro, vedremo la grande rilevanza che assumono le politiche per l’istruzione (scuola e università), quelle per i trasporti e in generale gli interventi specifici per il Mezzogiorno. Come mostrano i casi della sanità e dei servizi comunali, la tendenza politica è quella di garantire ai cittadini delle regioni più deboli un minor livello di servizi pubblici.
Nelle conclusioni del libro si riassumono modalità e cause dell’indebolimento delle regioni italiane e in particolare di quelle del Sud e si sostiene che è proprio da queste analisi che occorre partire per ripensare l’Italia, rendendola più competitiva e più inclusiva. Gianfranco Viesti è professore di Economia applicata presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari. Si occupa in particolare di economia internazionale, industriale e regionale e delle relative politiche Negli ultimi anni ha attivamente partecipato alla discussione pubblica italiana su molti temi, dal federalismo all’università, dal Mezzogiorno alle questioni urbane con contributi scientifici. Per Laterza ha pubblicato Come nascono i distretti industriali (2000), Abolire il Mezzogiorno (2003), Mezzogiorno a tradimento (2009), “Il Sud vive sulle spalle dell’Italia che produce”.
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