La rete civica contro le discariche a Lamezia ricorre al Tar contro l'ordinanza della Santelli

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L'immagine di una discarica
  04 settembre 2020 16:10

La rete civica no discariche di Lamezia Terme annuncia il ricorso al Tar contro l'ordinanza del presidente Santelli.

"Sindaco e Giunta di Lamezia non hanno inteso in alcun modo impugnare l’ordinanza della Governatrice Santelli - si legge- che vuole realizzare in località Stretto una terza discarica di 600.000 metri cubi e di accumulare sempre lì altri 205.000 metri cubi di rifiuti sopra le rimanenti due discariche dismesse. Mascaro ha anzi dato alla Santelli il suo preventivo consenso a questa nefasta operazione e in più occasioni l’ha difesa e si è adoperato per portarla a termine". E' quanto affermano Italia Nostra, Zero Waste Italy, Confagricoltura, CIA Agricoltori Italiani, Coldiretti, FederAgri, ACLI Terra, Associazione Regionale Allevatori, Parco Agricolo della Calabria, Città del vino, Movimento turismo del vino, Agriturist, Amici della terra, Amici della Montagna, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confcooperative, Lamezia Shopping, Cittadinanzattiva, L’albero della vite, Associazione Micologica Reventino, Movimento Cristiano Lavoratori, ACLI don Saverio Gatti, Osservatorio Sociale San Nicola, Difesa Consumatori del Lametino, Tribunale del Malato, Altrove, Comitato Lamezia 4 Gennaio, Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, Comitato Malati Cronici, Comitato Lamezia Maltrattata, Comitato Lavoro Sanità Sicurezza, M24A-ET San Pietro a Maida, Ali sul Mediterraneo, La compagnia di via Bologna, M24A-ET Comuni dell’Amato, Amolamezia

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"In questi casi - prosegue la nota- la legge consente ai cittadini e alle organizzazioni sociali che, come Rete Civica, si oppongono alle discariche la cosiddetta azione popolare suppletiva. Significa che il popolo agisce direttamente in giudizio, sostituendosi a quella pubblica amministrazione che esso ritiene inadempiente e supplendo così alla sua colpevole inerzia.Rete Civica, ritenendo che l’ordinanza Santelli non leda solo gli interessi dell’azienda agricola Statti, che legittimamente ha impugnato l’ordinanza dinanzi al TAR, ma anche quelli della collettività, non poteva star ferma difronte a questa insana rinunzia da parte dell’Amministrazione comunale ed ha deciso di intervenire nel giudizio già avviato dagli Statti con l’obiettivo di sostenerne la richiesta di sospensione e annullamento dell’ordinanza".

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"Era infatti necessario portare con ancora più forza all’attenzione dei giudici l’interesse di tutti i lametini non solo alla difesa dell’ambiente già ampiamente devastato e martoriato da almeno cinque discariche, due depuratori e sette impianti di riciclo dei rifiuti (tra cui un inceneritore); ma anche gli interessi alla tutela della salute dei cittadini, che è comunque minacciata dalla presenza delle cinque discariche già esistenti; alla salvaguardia del Distretto agroalimentare di qualità con eccellenti prodotti DOC, DOP e IGP, che la stessa Regione ha creato nella nostra piana, e finanche alla sicurezza dei voli del nostro aeroporto, che è messa a rischio durante il decollo e l’atterraggio dagli stormi di gabbiani attratti dalle discariche. Con il validissimo contributo volontario degli avvocati Antonello Sdanganelli e Sergio Vescio Rete Civica non ha in fondo fatto altro che esercitare dinanzi al TAR quella rappresentanza reale degli interessi del territorio che l’Assessore Regionale all’Ambiente, Capitan Ultimo, le ha espressamente riconosciuto, convocandola con questo ruolo in Regione per ripetuti scambi di opinione e garantendole che lui, come amministratore, non avrebbe mai fatto nulla che fosse in contrasto con le richieste di quelli che ritiene i rappresentanti civici dei territori".

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"Rete Civica - si legge ancora- è fiduciosa che i giudici amministrativi riescano a comprendere che il territorio lametino in campo ambientale ha già ampiamente dato, non può essere ulteriormente sacrificato senza che la Regione faccia prima una accurata istruttoria per scegliere dove allocare nuovi rifiuti ed ha anzi bisogno di urgenti e accurate bonifiche. In ogni caso, però, non permetterà che questa operazione discariche vada avanti ed è pronta a mettere in atto ogni iniziativa di mobilitazione e protesta per impedire ulteriori scempi del nostro territorio e rischi per la salute dei cittadini e per l’economia della piana".

 

 

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