La riflessione. Caristo: "Nonostante tanti annunci sugli investimenti al Sud per i prossimi due anni solo studi ed approfondimenti"

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images La riflessione. Caristo: "Nonostante tanti annunci sugli investimenti al Sud per i prossimi due anni solo studi ed approfondimenti"
Felice Caristo
  25 luglio 2020 10:43

di FELICE  CARISTO

La vera sfida di tutte queste risorse con diverse condizionalità è dimostrare di saper spendere questi soldi, mettere in campo le Riforme e gli investimenti che consentono al Paese di ripartire, soprattutto sanando la frattura tra l'Italia del Nord e del Sud, che ne frena lo sviluppo e la possibilità di competere con gli altri partner europei.

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In occasione del varo del Consiglio dei Ministri del Deccreto semplificazione, il Governo ha presentato in allegato un elenco di opere 'Italia Veloce' da realizzare seguendo una corsia veloce, che consenta l'apertura e la riapertura di cantieri in tempi brevissimi.

La lista, curata dal ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, prevede un 'pacchetto' di infrastrutture per il Sud, opere attese da tempo. Peccato, però, che, - rispetto al pacchetto di opere del Nord- la sola opera cantierata - e velocizzabile, quindi - sia l'asse ad alta velocità, Napoli Bari, un opera avviata ad esecuzione nel 2014 con la legge Obbiettivo.

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Le altre sono ferme alla fase progettuale ben che vada, la cantierizzazione sarà possibile solo nel primo semestre del 2022. E' così per l'asse autostradale 'ragusana', la rete provinciale siciliana, la rete viaria in Sardegna, il completamento della linea ferroviaria Pescara Bari, la realizzazione della nuova linea Ferrandina Matera,La Martella, la linea ferroviaria Roma - Pescara, il potenziamento tecnologico e interventi infrastrutturali sulla linea ferroviaria Salerno Reggio Calabria, la linea ferroviaria Palermo Trapani (Via Milo), il potenziamento tecnologico e interventi infrastrutturali sulla linea Taranto - Metaponto, Potenza Battipaglia, la realizzazione dell'asse AVAC, Palermo - Catania. Messina.

Un capitolo a sè merita, poi, il 'caso' del ponte sullo stretto di Messina, una vicenda lunga trent'anni, su cui si aprono nuovi scenari dopo l'annuncio di un progetto di fattibilità tecnico - economico, che dovrebbe mettere a confronto il vecchio progetto del ponte  a campata unica della Società stretto di Messina, per cui è ancora in corso un contenzioso con il General Contractor Eurolink - con quello di un ponte a più campate e l'ipotesi di tunnel sotterraneo.

Intanto, con il vecchio progetto i cantieri potrebbero essere avviati in soli sei mesi, utilizzando le risorse del Recovery Fund dal momento che è inserito all'interno del Programma dell'Unione europea (Sistema delle reti Trans European Network Ten - T) sia nell'edizione 2004, sia in quella 2013. 

 

 

 

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