La riflessione. Codispoti (Gioventù Nazionale Calabria): "La vera rivoluzione avverrà quando funzionerà il Sistema sanitario"  

di SIMONE CODISPOTI*

 Come si può parlare di “mezza rivoluzione” qualora venisse confermata la somma destinata al rilancio della sanità calabrese, proveniente dai fondi del PNRR? L’attenzione va indubitabilmente direzionata ad un problema che trova il fulcro non nella quantità di soldi destinati, ma nell’effettivo utilizzo degli stessi. Bisogna chiedersi come venivano utilizzate, se venivano spese e conosciamo tutti la risposta qual è, le finanze per la sanità dato che i servizi non hanno mai raggiunto neanche la sufficienza. Non è forse vero che in Calabria venivano già devoluti moltissimi fondi? Che questi ultimi divenivano oggetto di appropriazione indebita e si smarrivano in un infinito dedalo di strade?

Non parliamo di “rivoluzioni” finché questo sistema non viene smontato per lasciare spazio a ciò che ogni conterraneo onesto vuole: una sana e retta amministrazione. Il motivo è tanto semplice, perché una volta stanziati ufficialmente questi fondi, e se tali finiscono nuovamente vittime dell’inefficiente e marcio sistema, quella parola pregna di significato diverrà rappresentativa di un fumo gettato negli occhi e i calabresi per bene non lo meritano. Non lo meritano più come non lo hanno mai meritato, eppure ne hanno sofferto e continuano a soffrire, sperando che le cose possano cambiare radicalmente.

Nessuna “mezza rivoluzione” per un quantitativo rilevante di denaro da investire. Alle parole che vengono date dalla nuova classe dirigente, si deve solo auspicare di solennizzare una piena rivoluzione che si potrà dire attuata quando ogni singolo calabrese avrà la possibilità di curarsi senza incorrere in pericolosi ostacoli, tra i quali andare via dalla propria regione.

*Delegato alle Politiche Sociali – Gioventù Nazionale Calabria

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