La riflessione di Felice Caristo su "la Democrazia e la rappresentanza di genere"

di FELICE CARISTO

Si fa sempre più seria l’ipotesi che come è successo in Puglia, il Governo utilizzerà i Poteri sostitutivi per modificare la legge elettorale calabrese.

La conferenza dei capigruppo del Consiglio Regionale si riunirà Venerdì per individuare la data del Consiglio Regionale che, dovrà prevedere un solo punto all’ordine del giorno cioè la presa d’atto del decesso del Presidente della Giunta regionale.

Non ci sarebbero i tempi tecnici per il Consiglio Regionale per approvare la legge sulla doppia preferenza di genere.

Sciolto il Consiglio Regionale resterà in carica soltanto la Giunta per l’ordinaria amministrazione.

Molti Parlamentari del centro sinistra coordinati dal Costituzionalista e Capogruppo della Commissione Affari Costituzionali Stefano Ceccanti hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio dei Ministri per gli affari Regionali e per le Pari Opportunità in relazione alla legge elettorale della Regione Calabria.

Oltre infatti al principio della doppia preferenza di genere non è stato recepito neanche il tetto del 60% dei candidati del medesimo genere che sono vincolanti per le leggi elettorali regionali, come il Governo ha già fatto valere per la Regione Puglia.

In prima istanza è compito del Governo intervenire perché il Consiglio Regionale pur in Regime di prorogatio,adegui la normativa elettorale (come previsto dalla Giurisprudenza Costituzionale) in caso di ritardo si procederà con Decreto come già fatto in Puglia.

Nelle ultime due Consiliature regionali nonostante l’elezione del primo Presidente donna della storia calabrese, la nostra Assemblea regionale è rimasta la più sottorappresentata dal punto di vista della presenza femminile, in una terra che, ha necessità notevole di dare rappresentanza alle istanze più vere e dinamiche della Società.

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