DI FILIPPO VELTRI
La scelta di Biden di togliere le protezioni dei brevetti ai vaccini anti Covid ribalta lo scenario geopolitico della pandemia ma di fatto, per ora, non la situazione. Perché se la prospettiva di tendere la mano ai Paesi poveri piegati dal virus piace anche all’Europa, che nel fine settimana ne discuterà nel summit informale dei leader a Porto, in concreto (e lo ricordano anche le case farmaceutiche, con Pfizer “per nulla” favorevole alla rimozione) non sono i brevetti a limitare la produzione ma la capacità produttiva, cioè la disponibilità di linee produttive e materie prime. Cambia la teoria, quindi, meno la pratica.
Intanto da noi Figliuolo ha annunciato che da lunedì 10 maggio le prenotazioni apriranno a tutti gli over 50. Un modo per recuperare il ritmo di somministrazione rallentato dai tre milioni di invisibili che mancano all’appello. Anziani indecisi, o che vivono in paesini isolati o che non hanno nessuno che li aiuti a prenotarsi. Il rebus è come rintracciarli. La risposta più semplice sarebbe nella rete capillare dei medici di famiglia, finora mai entrati davvero nella campagna vaccinale, così come i farmacisti o gli odontoiatri, nonostante convenzioni e accordi firmati con la Regione. Perche’?
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