di GIANPIERO TAVERNITI
La questione morale ,tra destra e sinistra, è tema attualissimo che andrebbe affrontato da una parte e dell'altra ,logicamente la storia, non potrà mai essere cancellata ,di certo positiva o negativa che sia ,sarà sempre un faro che ci dovrà illuminare a carpire le positività e condannare le negatività, affinché siano da insegnamento a non errare più. Basta diatribe da uomini della pietra , fra destra , sinistra , basta violenza verbale e fisica, dimenticate che siete italiani, figli di Dante , di Manzoni , Rossini , Puccini , Raffaello, figli di Moro, Berlinguer , Almirante, non siate figli delle brigate Rosse , di quelle Nere , siate figli dei vostri padri onesti , civili, produttivi e cavalcate sempre l’onda del dialogo e non della contrapposizione storico-politica perché, finchè non si porrà fine alla discussione della questione morale , di chi ha sbagliato nel passato da una parte e dall’altra, non se ne potrà mai uscire da questo imbuto socio politico che oggi la nostra povera Italia sta affrontando Gli errori nella storia, quando si porta fame, sangue e guerra, li hanno compiuti tutti, la storia lo dice, che cosa serve oggi, preoccuparsi di qualche cosa che non potrà mai tornare?
Si sentono accuse denigratrici verso esponenti politici di destra, esempio verso la Meloni, quando la stessa non ha mai osannato a tempi bui del passato e il precedente segretario di AN da dove la stessa proviene, antenata di Fratelli d’ITALIA, partendo dallo statuto di Fiuggi, arrivo con i fatti, a Gerusalemme al muro del pianto nel 2003 condannando le leggi razziali e definì vergognosa la RSI di Salò, andando a deporre corone condannanti alle fosse ardeatine. In politica, quando si vuole rompere con potenziali equivoci, bisogna compiere azioni intelligenti e di distacco da luoghi negativi, ideologismi nocivi e da schieramenti che possano , interrompere quell’arco costituzionale di legittimità, libertà e democrazia, non facendo differenza fra gli orrori che purtroppo la storia sui testi , nei documenti ci ricorda, non bisogna differenziare il male , il sangue e le sofferenze , perché gli stessi non hanno colore , ma hanno solo dolore e vite sacrificate , in nome di qualche cosa che non è frutto di dialogo democratico di tante persone , ma bensì è frutto marcio della mente malata di uno solo.
Quindi fra shoah, foibe e gulag, non esistono differenze, ma esistono solo indegne , incivili e aberranti sofferenze della dignità dell’essere umano e se oggi continueremo a fomentare contrapposizioni di colori , non faremo altro che dare importanza alla storia che va ricordata , non va dimenticata e mai cancellata , ma di sicuro non va alimentata da nessun tipo di nostalgia o " rigurgito ",anche minimo che dovrà essere cancellato, dopo che la pancia del cittadino possa essere riempita di dignità , in questi momenti e fasi storico- economiche delicate.
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