Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del consigliere comunale di Catanzaro Giuseppe Pisano.
La Pasqua si avvicina. Ma Catanzaro attraversa da tempo il suo calvario e la Resurrezione da questa terribile pandemia non sembra ancora vicina. La campagna vaccinale procede troppo a rilento e, per l'ennesima volta, i disastri della sanità calabrese penalizzano un popolo che ha avuto prima la sfortuna di affidarsi a gente che quella sanità se l'è divorata e poi sopportare undici anni di commissariamento governativo che ha soltanto peggiorato la situazione. Mentre tutti aspettano la prenotazione per la dose che dovrebbe quanto meno garantire la tutela della salute, tutti gli altri mali peggiorano.
Purtroppo la Croce di questa terra è la mancanza di opportunità e di lavoro. Non ci vuole un grande economista o sociologo per capire che quando saranno superati i provvedimenti del governo che, di fatto, dopano il mercato del lavoro con il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione si aprirà una voragine. Il ritorno alla normalità sanitaria, per molti cittadini significherà perdere definitivamente il posto di lavoro. Un mattanza annunciata. Servono idee concrete e un cambio di passo per non assistere impotenti alla crocefissione di molti innocenti. Per questo, è il momento del sacrificio. Non potremmo assistere per il secondo anno consecutivo alla Naca, a cui tutti i catanzaresi sono devoti, ma le persone per bene e con valori devono fare un salto di qualità, prendendosi in carico le responsabilità.
Lo devono fare per dare speranze agli ultimi. La città deve depurarsi da criminalità, massoneria e da quell'atteggiamento indolente che sta portando un progressivo e inesorabile impoverimento collettivo. Condotta, quest'ultima che purtroppo attanaglia anche le istituzioni dei rappresentanti dei cittadini. Serve un'ultima cena per capire chi vuole il progresso e lo sviluppo del Capoluogo e chi invece rema contro e bada al suo sempre più piccolo orticello. È sempre più vicino il giorno in cui si scoprirà chi era il Giuda e chi erano i farisei. Abbiamo tutti ormai compreso chi è Ponzio Pilato. Inizia sempre con la P., la Politica non può più lavarsi le mani. Non deve. Da ultima ruota del carro, credo sia arrivato il momento di dire basta agli infingimenti. Lo si deve a tutte le persone dall'immacolata integrità morale e che non meritano più di essere delusi e traditi alle spalle.
Auspico una Resurrezione reale e concreta per i miei cittadini, per la nostra comunità, alla auguro con tutto il cuore una serena Pasqua.
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