di MAURIZIO ALFANO
Io rifiuto l’idolatria che non amo, per questo tengo a distanza da me ogni culto della persona, ma al contrario riconosco però la grandezza di alcune di loro, e tra queste nel mondo del terzo settore che io conosco, vi ho lavorato per oltre nove anni, certamente Gino Strada. Sulla sua figura ogni altra parola è un’offesa che alimenta lo scontro in atto mortificando il medico Gino Strada, e quello che rappresenta Emergency in Calabria e quello che quest’ultima potrebbe ancora di più rappresentare e fare in Calabria.
Ma in una terra abitata da Pipini i brevi, tra personaggi conformati a memoria breve appunto, il cui unico interesse è l’ho detto prima io, l’ho scritto prima io, l’ho sognato prima io, la questione si riduce tra chi ha visto eventualmente più lungo [avrei voluto scrivere altro] per il tramite della loro malattia di apparire peggiore del Covid e non esplorare gli interessi della Calabria, della sanità pubblica, o dei malati. Tutto questo mi fa senso, e chiedo scusa ad Emergency ed al suo fondatore per trovarsi dentro una diatriba che nasconde posizionamenti personali in corso a Roma in vista delle prossime elezioni. Ma tant’è.
Ma andiamo per ordine, però. Il movimento 5 stelle dovrebbe spiegare intanto perché se fino a poco tempo fa con Salvini indicavano nelle ONG [anche in Emergency] la causa di ogni male sulla questione migranti, definendoli i taxi del mare, scafisti da denunciare - di colpo attraverso il loro fondatore diventare ora la soluzione al problema della sanità in Calabria. Cos’è successo? Vogliamo vedere i voti dei parlamentari penta stellati calabresi ai due decreti Salvini e svelarne l’esito? Ma ancora, insistere con la politica del ricatto nazionale o mi dai – questa nomina - perché poi in questo è stata trasformata – o non voto in Parlamento è francamente accomunabile come comportamento e come stile a un fare ricattatorio alla quale deve immediatamente essere sottratta la dignità dell’uomo Gino Strada e l’importanza di Emergency a livello internazionale. L’eventuale sua nomina, sulla cui necessità o meno, ho il mio pensiero, se deve esserci, che arrivi da una volontà chiara del Capo del Governo altrimenti risulterà frutto di mediazioni politiche stantie che sottrarrebbe alla stessa la dignità che al contrario merita.
Ma è Gino Strada, la foglia di fico dietro alla quale nascondere le proprie responsabilità sulla sanità in Calabria per il M5S – vedi la nomina del Generale Cotticelli voluta e brandita con arroganza e supponenza sulla quale nessuna ammenda, nessuna scusa a medici, infermieri e pazienti calabresi. Nulla. E come se Cotticelli lo avessi nominato io. Ed invece è espressione del M5S che pare [vedi i Pipini i brevi] essersene dimenticato. Poi c’è chi rivendica il nome di Gino Strada, usando ciò come trampolino di lancio verso le regionali rivendicandone la paternità attraverso il favore di certa carta stampata. Ed in questa direzione scrivere su Facebook alcuni che hanno interessi non apparenti della presenza di Gino Strada in Calabria incapaci di comprendere però il significato logico del dire del Ministro Boccia, ovvero, peggio, ignorare la comprensione di una frase semplicissima: Gino Strada è già in Calabria, significa che Emergency lo è, che già collabora con il Commissario, certo, vero, ma per il suo tramite dell’ambulatorio di Polistena, restituisce tutto ciò la pochezza di quanti, o di qualcuno, che sta trattando la propria candidatura a Roma per le prossime elezioni regionali come leader addirittura di coalizione. Non avere compreso una frase di senso compiuto implica una cattiva conoscenza dell’italiano, o peggio, non sapere della presenza del poliambulatorio di Emergency a Polistena al cui responsabile Mauro Destefano rinnovo come faccio periodicamente tutta la mia stima per il coraggio di resistere nonostante le difficoltà seminate ed avverse al loro lavoro. Prima di parlare, bisogna dunque conoscere e soprattutto prendere parte. Stare da una parte e non per il proprio comodo.
Ma anche qui nel popoloso e rovinoso mondo dei Pipini i brevi, se volessimo datare le richieste fatte a Gino Strada di intervenire in Calabria [anzi facciamolo vista l’arroganza e l’ignoranza di alcuni] dovremmo andare indietro e fino al 2013 quando i cittadini dell’Alto Tirreno derubati dell’Ospedale di Praia a Mare chiuso dall’allora governo regionale a guida Scopelliti chiesero già in quell’occasione ad Emergency di intervenire strutturalmente in Calabria. Ed ancora indietro fino al 2005 quando ricevette Gino Strada la cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Bisignano [CS] nella quale si discusse anche di questo. Ma se vogliamo invece parlare dell’attuale momento, a differenza di chi ulula alla luna, c’è stato chi in Calabria fin dal 6 marzo ha lavorato [ci sono scambi di mail, lettere di intenti, richieste di chiarimenti ecc.] affinché la Regione Calabria potesse servirsi dell’esperienza di Emergency nel contrastare immediatamente la pandemia incombente anche alla stregua di quanto stava già per fare in Lombardia il Governatore Fontana che affidò poi, proprio ad Emergency ed a MSF la gestione di alcuni ospedali lombardi. Il fatto che poi ciò non avvenne in Calabria meriterebbe altri approfondimenti. Il mondo delle ONG opera conoscendo i propri limiti. È proprio questo che lo rende altro dalla politica o da certune persone ed in questa direzione un’eventuale impegno di Gino Strada non potrebbe che essere circoscritto alle competenze di cui Emergency è portatrice e non altro. Nulla che potrebbe avere a che fare con la lotta alla burocrazia, al sistema delle leggi vigenti che come tali possono essere modificate o annullate nelle sedi appropriate.
Per tutto questo credo che nulla possano avere in comune Gino Strada, la foglia di fico ed il trampolino, poiché Emergency non ha mai nascosto la sua mission, ne tantomeno ha bisogno di trampolini o sponsor. Emergency ha solo necessità di potere operare e questo non è sempre scontato anche in Calabria. Ma ovviamente i personaggi in cerca di gloria e voglia di mostrarsi di tutto ciò non sanno un cazzo. I paradossi che si consumano nella Piana di Gioia Tauro dove opera Emergency anche in loro danno dovrebbero portare Gino Strada a levare le tende altro che venire in Calabria. Dov’è il sostegno, dov’è?
Tutto questo mi porta poi a semplificare, volgarmente semplificare nel dire che la sanità in Calabria cura si, ma solo gli interessi di alcuni che non sono solo economici, ma come anche questa vicenda insegna, politici e personali. E questi sono un effetto collaterale pericoloso. Altamente pericoloso.
Se fossi Gino Strada e non lo sono….
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