La riflessione di Vincenzo Speziali: "La serietà (che manca!) e i Partiti (che mancano!)"

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images La riflessione di Vincenzo Speziali: "La serietà (che manca!) e i Partiti (che mancano!)"
Vincenzo Speziali
  13 gennaio 2023 09:40

di VINCENZO SPEZIALI

"Quando dico che i Partiti e la politica - entrambi i casi riferiti a quanto ho vissuto io e molti con me, nella prima repubblica, oggi e sempre, laicamente, santificata!- sono cose serie, serissime, non racconto frottole, bensì il tutto è confermato, dalla contemporaneità non solo triste e decadente, bensì incredibile, che ci è data da vivere.

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Una dimostrazione plastica, è presto detto fatta, la quale mi appare persino dolorosa e al tempo stesso, l'ennesima insulsaggine derivante da un'impostura, sempre (para)politica, ovviamente: il Gruppo Consiliare, al Comune di Catanzaro, del 'Terzo Polo', costituito da Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi, non è stato supportato, in modo (dolosamente?) miope.

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Anzi a dirla fino in fondo, il tutto lo trovo configurabile nell'ambito del politicume, giammai della solita politica da me citata e da pochi praticata- proprio perché, qualcuno arzigogola e si arrabatta, alla stregua di uno sciontino (pardon, errore di scrittura automatica, volevo dire sciantino), nelle stanze di un (non?) Partito.
Ecco, voilà, così è servita a tavola, un'altra 'pietanza' -oggettivamente indigesta- della cosiddetta quarta repubblica, in cui a dire il vero, alloca qualche allocco, il quale offende persino la memoria dei defunti, senza accorgersi che così facendo, è egli stesso che oltre a coprirsi di ridicolo disdoro -per di più morale e stilistico (già lo stile...ad avercelo gli altri!)- si rende inaffidabile, insolente e poco credibile: difatti la storia la si studia, non la si reinventa!

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Poi, figuriamoci quanto sia troppo, per me, aspettarsi da parte di qualche soggetto, come egli si possa attenere 'al comune senso dell'onore' (non del pudore, perché` per quello c'è già la magistratura e Dagospia, che fanno bene quel che fanno, circa qualcuno di specie, il quale, da come riportano gli atti e le cronache -mica io?- parrebbe 'svolazzar di fiore in fiore'...non solo alla ricerca di polline o di altro elemento sotto forma di polvere).

Ora, al netto del tutto ribadito, ogni cosa porterebbe a pensare che ciò non corrisponda ad una casa politica credibile, nella quale avrei pensato di poter stare (e assieme al sottoscritto, tanti altri ancora!), anzi aggiungo in grazia di Dio Onnipotente, di avermelo fatto comprendere, financo con messaggi insolenti e intimidatori, dei quali molti sono stati ufficialmente edotti e il resto mancante lo sarà a breve, non appena arrivo a Parigi: comunque la tal cosa già è a conoscenza sia italiana, che libanese, quindi pure francese e d'altronde frequento il bel mondo, essendone parte, da tanti anni, contrariamente a sfigatelli di provincia (dal volto tonto) e a figuranti (non specifico di che genere e di che sesso) dediti -sempre per come riportano le cronache- a concubinaggi vari e al lancio di oggetti (sarà un telefonino?) in capo ai (presunti?) concubini.

È una vergogna, uno sconcio sudicio, un sovvertimento delle regole sane di politica ed appartenenza, di militanza e formazione, di credibilità e selezione, ovviamente di una seria classe dirigente, la quale tutto è tranne classe (ma quale classe?) e dirigente (anche in questo caso: quale dirigenza?), anzi è una paccottigliosa pattuglietta, beceramente autoreferenziale.

Disse Aldo Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro!) chiedendogli scusa se è citato a fronte di un simile squallore, ma lo cito io, come al solito con devozione e lui me lo consentira`, (essendomi vicino in ogni attimo della mia vita): "Bei tempi s'annunciano!".

Già, alla fine sarà così, poiché come il mare riprende il suo spazio, anche la politica, presto o tardi farà lo stesso, insorabilmente, in quanto sarà un politico (io? Certo!) a chiarire il tutto con politici, quelli veri, non certo i boriosi, oppure gli improvvidi farfalloni e adepiti (o adepte), con cui, giustamente, persino il mio amico Paolo Cirino Pomicino -benche` sia ironicamente sfottente e a giusta causa- mai vorrebbe avere più a che fare. Ed io -non solo io!- con lui.

Epperò, torna calzante, nella mia mente, una frase, seppur di seguito parafrasata dal sottoscritto, riconducibile ad Enrico IV° di Francia (eh gia`...sempre lì andiamo e andremo a parare, sperando che chi deve carpire sappia a cosa mi sto riferendo e conosca la storia): Parigi, per certuni -non per me!- non sempre val bene una Messa!
E ho detto tutto. Per ora".

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