di FELICE CARISTO
Secondo un'indagine Coldiretti le imprese agroalimentari hanno subito disdette da clienti di tutto il mondo. A pagare il prezzo più salato il vino, l'ortofrutta, i formaggi, le conserve e i fiori.
Un danno enorme considerando che l'Export, motore dell'agricoalimentare made in italy, nel 2019 aveva raggiunto il record di 44,6 miliardi. Risultato brillante che a maggio le vendite alimentari sono calati di quasi il 12 per cento.
La situazione rischia di aggravarsi con gli annunciati dazi che dovrebbero aumentare per la lista di prodotti già descritti già inseriti nella black list ed estendersi a vino olio e pasta andando così a colpire al cuore le eccellenze del Mezzogiorno.
Il contenzioso per l'Italia riguarda i 2/3 delle spedizioni agroalimentari totali. Resta pesante anche la situazione della Manodopera. Per quanto riguarda gli stranieri sootopsti a quarantena il problema è che se non si effettuano subito i tamponi l'impossibilità di impiegare i lavoratori renderà difficile salvare i raccolti.
Ed è già allarme per la vendemmia. Le temperature bollenti arrivano come una ciliegina sulla torta.
Una situazione di affanno delle riserve di acqua al Nord come al Sud.
Poche disponibilità nei maggiori laghi del Nord e quasi a secco i bacini del centro - nord con gli agricoltori che si preparano a irrigazioni di soccorso per salvare le colture in campo e con i frutti maturi sulle piante che rischiano di essere feriti da colpi di calore e scottature.
E' allarme particolare in Sicilia, ma anche in Puglia e Basilicata.
Esiste un progetto di Coldiretti ideato e condiviso con Anbi, Terna, Enel,Eni, e Cassa Depositi e prestiti la messa in cantieri di una rete di circa mille laghetti nelle zone di media montagna da realizzare senza cemento e da utilizzare per la raccolta dell'acqua da distribuire in modo razionale in primis ai cittadini, quindi all'industria e all'agricoltura.
Con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione.
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