di MARIA MARINO*
Ieri, a fine Processione, l'Arcivescovo Maniago, nel congedarsi, ha pronunciato parole bellissime riferite alla città e ai suoi cittadini, focalizzando l'attenzione sull'amore per la propria città, sulla necessità di lavorare e di "camminare insieme" (concetto simbolo sin dal suo ingresso in diocesi).
Richiamando La Pira ha poi sottolineato l'importanza per ognuno di avere un luogo specifico per le specifiche azioni della propria vita:
Per pregare, la Chiesa; per amare, la Famiglia; per lavorare, l'Officina; per pensare, la Scuola. Questo assegnare alla Scuola la funzione più alta di generare il pensiero, mi é piaciuta molto: ritengo che il pensiero, infatti, sia la macchina che genera tutte le altre azioni dell'uomo: dal pensiero nascono le idee che diventano azioni concrete nella vita, e se La Pira prima e il mio Pastore poi, ne sottolineano la valenza, riconoscendo la Scuola quale luogo in cui esso si forma, significa che alla Scuola viene riconosciuto, ancora una volta, l'alto merito di formare, senza plagiare, il pensiero dei cittadini.
Per ciò la Scuola, prima degli altri, merita di essere attenzionata e privilegiata nelle scelte politiche, attenzionata nei luoghi in cui essa opera, perché essi siano necessariamente luoghi inclusiva, in cui ognuno si senta accolto nell sua unicità ed irripetibilità, luoghi inclusivi anche nella struttura edilizia e nella dotazione strumentale; la scuola attenzionata nella didattica, nella formazione, anche etica e morale, dei suoi operatori, all'interno di una "comunità educante" in cui la corresponsabilità tra scuola, istituzioni e territorio sia il motore principale dell'azione formativa.
Se la Città di Catanzaro, quindi, vuole davvero divenire una "comunità cittadina" in cui ogni azione umana ha un suo specifico luogo, perché i catanzaresi tornino ad amare la propria città, così come auspicato dal Vescovo, allora occorre ridare alla Scuola, prioritariamente, l'importanza e tutta l'attenzione che merita. Grazie, Eccellenza, per avere a cuore così tanto la Scuola e quindi i nostri giovani!
*docente
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