La riflessione. Peppino Bisantis: "La dignità della donna prima di ogni cosa"

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Bisantis Peppino, Presidente Associazione C.A.S.I.S. Catanzaro.
  01 settembre 2020 11:13

 di PEPPINO  BISANTIS*

  Il 15 Agosto 1988 Papa Giovanni Paolo II, pubblicò una lettera apostolica dal titolo "Mulieris dignitatem". (La dignità della donna) ...Donna - Madre di Dio: Immagine e somiglianza con Dio. Eva-Maria. Gesu' Cristo: maternità-verginità. La Chiesa  sposa di Cristo: Più grande è la carità. Si legge nel primo capitolo della Genesi, del primo libro della Bibbia, che  "Dio creò l'uomo a Sua immagine; a Sua immagine Dio lo creò; maschio e femmina li creò" ambedue sono esseri umani in egual misura. O uomo, mio fratello, rispetta la donna, ogni donna, è a te pari in dignità. O donna, mia sorella, sii cosciente della tua grandezza. La Madonna richiama la donna, come il sole richiama la luce: Ed ogni donna è (dovrebbe essere! ) "Un richiamo della Madonna".

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Nella famiglia è la donna la fonte del coraggio, del'ardimento, nei momenti più difficili. E' lei che assicura la trasmissione dei valori umani e cristiani. Gli occhi di una donna timorata di Dio, scavano nel cuore e lasciano sempre una traccia umana e spirituale, sarà autrice di progetti di unità, di pace, di verità, pietosa, consolatrice, solidale, generosa, paziente, amorosa, tenera, calorosa, tollerante, soccorritrice, amabile, virtuosa. "Nobile donna come l'ebraica Edith Stein convertitasi al cattolicesimo, uccisa nel lager di Auschwitz nella camera a gas. Edith si distingueva per il comportamento pieno di pace e l'atteggiamento calmo... Si occupava dei bambini, abbandonati a se stessi dalle madri urlanti o inebetite. Li lavava, pettinava, imboccava. Tu, donna. benefattrice del genere umano "illumina la tua vita al pari di Edith. Non riconoscerti in quel ramo della  mimosa dell'8 Marzo, simbolo scelto da femministe ideologicamente pregne di sentimenti rancorosi contro Dio e contro l'uomo snaturato, e disumanizzato da ideologie, distruttrici del bene".

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La famiglia trova il suo fondamento  nel rapporto tra le persone che sono uguali e diverse , senza che l'unita' diventi uniformità e senza che la diversità diventi privilegio questa è la grande dignità della donna. Come ci dice G. Marcel è la prima vittoria sulla morte, la famiglia è continuità e tradizione, "l'atto costitutivo della famiglia non è l'accoppiamento puro e semplice che non è un atto umano, ma una semplice manifestazione della vita, comune sia all'uomo che all'animale: esso invece è una unione che si attua non fuggevolmente per un attimo, ma nel tempo, quindi durevole, è una fondazione".

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Le basi della  famiglia sono la fedeltà e la speranza  che significano il superamento della temporalità nella perennità della tradizione. Già Platone nel  dialogo dedicato al tema dell'amore afferma che l'amore è desiderio d'immortalità, e che tale desiderio è alla base della decisione di avere dei figli. Anche S. Freud ha sostenuto che "la famiglia è una cellula sociale per eccellenza". Essa esercita un'azione regolatrice sulla totalità del nostro essere. La famiglia è il luogo educativo per eccellenza. Generando genitori (come ci raccontano alcuni bambini nei loro compiti scolastici) violenti. Dice ... (Stefano): Il Paradiso non so se c'è, non l'ho mai visto. L'Inferno si, ne sono sicuro, è come a casa mia, è un bordello. Siamo poi fratelli e nessuno ha lo stesso nome...Ho ricevuto solo schiaffi, pedate e colpi di ciabatte.

Fin da piccolo - dice (Nicola) - mi ha sempre detto che sarei finito al correzionale e mio padre( lo chiamo cosi' per capirci), ci è riuscito... Sulla mia cartella hanno scritto: irrecuperabile.La società ci condanna due volte: la prima in tribunale, la seconda in carcere, la seconda è più dura... A me mi hanno legato al letto per 67 giorni. Steso sul tavolaccio, facevo concorrenza a Cristo in Croce. Quando è ubriaco picchia tutti, anche la mamma: è una bestia! Durante un litigio mi ha detto che non sono suo figlio, ma un bastardo... Adesso non litigo più,  non c'è gusto a litigare con uno che non ti è padre... Ogni giorno era una nuova tragedia, per mesi ci sono state liti che andavano avanti anche la notte (Filippo).

Il divorzio dei genitori è più terribile della morte dei genitori: è la vergogna di avere dei genitori e di essere stati abbandonati (Marco).Il mio cuore batte forte: sembra che tutti i mariti e le mogli bisticcino.Io non so  mai se sia cosa  grave o banale. Ogni volta mi chiedo: Sarà l'ultima volta che stanno insieme? Diventerò orfano di padre o di madre? Loro non pensano a me (Carlo). Tutti questi giovani cresciuti in ambienti dove la miseria morale, la povertà, la dignità, il disorientamento, il disagio dei propri figli nel vedere  i propri genitori odiarsi, che se ne vanno verso nuove esperienze abbandonando i propri figli, apportando loro infelicità, cresceranno ombrosi e spregiudicati, violenti e volgari. Per la donna che si riconosce nell'azalea dell'8 Maggio, fiore che resiste; anche avvizzito è sempre pronto a riprendersi, forte e valoroso, che dal loro l'amore unico e  tenero che abbracciando gioia e sofferenza insegnano ai propri figli a vivere la vita che ha dato loro Dio, nell'amore, nell'affetto, nella speranza. nella fede, nella fiducia e nel bene.Fuori da tutto questo, c'è disperazione, infelicità e meschinità.

Figli che sono stati instradati nelle vie del Signore, troveranno sicuramente la vera felicità che li farà portatori di quel calore unico che da a chi soccorre, bacia e accarezza un bisognoso a cui è stato negato, sopratutto dai propri genitori, il gusto della gioia, dell'amore e dell'affetto familiare. Con l'allontanamento da Dio. oggi è andata smarrita la pace dell'anima, addirittura disprezzata e derisa. Siamo attratti da piaceri e false felicita' che offre la società facendo la corsa al successo, al divertimento, alimentati dal desiderio del potere, delle ambizioni, dell'odio verso gli  antagonisti, dall'estremo esgoismo, cinici, pieni di  spirito di violenza  e prepotenza verso gli altri, tutto questo ha creato una società dove fa paura viverci! Grazie a te donna che nella tua dignità hai scelto come tua festa l'8 Maggio, festa, festeggiata in amore con tuo marito e i tuoi figli grati che, grazie al vostro amore rigenereranno a loro volta una famiglia dove ai figli si è insegnato che  la gioventù non è fatta per il piacere ma per l'eroismo (P. Clodel ) si sentiranno amati, protetti e trascinati verso la strada che non deve mai avere fine. La strada dell'amore fraterno, della solidarietà e della condivisione.

Grazie a te donna che la cui dignità non si ritrova  in quelle statistiche che testimoniano che la crisi della famiglia: diminuzione dei matrimoni, forte riduzione della natalità, forte aumento delle separazioni legali, e aumento notevole degli aborti. oggi è stato riconosciuto che la crisi della famiglia viene accentuata da ideologie radicali e femministe che hanno ridotto l'uomo a "homunculus"  considerato solo come un fascio di  istinti, un automa dotato di riflessi, un prodotto del sangue e del suolo, . privato della dimensione umana, falsificato e  distorto. La vera immagine dell'uomo non va cercata solo nella dimensione biologica, ma nella dimensione superiore  che è la sua spiritualità. Grande è la dignità di quella donna che non si fa abbindolare da quelle ideologie marxiste-leniniste, Radicali e femministe che considerano la fine della famiglia  come positiva, e propongono forme di convivenza umana diversa dalla famiglia. In realtà sono proposte che hanno come unico fondamento l'odio verso Dio, verso l'uomo e verso la società. Grande è la dignità di quella donna che ha insegnato ai propri figli la preghiera che   come dice Sant'Agostino è: "La forza dell'uomo e la debolezza di Dio . "La famiglia è un elemento fondamentale della convivenza umana". Ha scritto l'ateo e anticristo Hegel: "La prima naturale relazione in cui l'individuo entra con gli altri è la relazione familiare". Quante famiglie hanno una casa ricca di cose e povera di amore! Da piccola Chiesa domestica si è trasformata in anticamera dell'inferno, perchè i genitori impiegano la prima parte della loro vita per rovinarsi la seconda. La casa è piena di elettrodomestici, quadri d'autori, vestiti firmati, ma il focolare è spento e la comunicazione interrotta. Marito, moglie e figli, ognuno vive da par suo come in un hotel, si resta in famiglia il meno possibile per non litigare.

Fuori gentili e socievoli con gli altri: duri e spietati con i propri cari. Grazie donna che nella tua dignità hai saputo far si che il marito deve amare la moglie  non certo perchè è la moglie più bella e dolce del mondo ma perchè è sua moglie, vita della sua vita, compagna di viaggio, della quale è responsabile davanti a Dio. Lo sposo più indegno  può essere salvato ancora se nel cuore di sua moglie rimane abbastanza fede e fiducia nel suo futuro. Ogni uomo, come ogni donna, ha sempre più futuro che passato, e se una persona non può sbagliare in famiglia, dove mai lo potrebbe? I figli amano i propri genitori non perchè questi sono senza difetti, ma perchè sono loro padre e loro madre e non rispetterebbero la paternità di Dio se non accettassero la paternità dei genitori. Grazie a te donna che hai intuito quanto costa il benessere, che il suo raggiungimento è costato la perdita dei figli ,il tradimento dell'amore, lo sfascio della famiglia. Ergiti con la tua dignità di donna che fai si che l'uomo vada alla ricerca della verità, della Giustizia che solo Dio può dare!"

* Presidente Associazione C.A.S.I.S. Catanzaro

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