di SABATINO NICOLA VENTURA
Il giornalista conduttore del telegiornale di RAI 1 di giovedì 21 luglio 2022 nel corso della trasmissione ha intervistato il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini. Le risposte che ha rilasciato le ritengo molto importanti perché sono gran parte dell’essenza dei disvalori della Lega.
Salvini dice “... faccio esempi di due dossier che ho sulla scrivania, su cui il centro-destra sarà compatto: riforma delle pensioni, perché il primo gennaio ritornerebbe in vigore la scellerata legge Fornero che prevede 67 anni d’età per andare in pensione. Impensabile. La proposta della Lega, che offriremo a tutto il centro-destra, è quota 41. Ovvero dopo 41 anni di contributi penso che sia un meritato diritto di godersi qualche anno di serenità.”
La legge Fornero non è mai stata abolita, non ci sarà pertanto a gennaio nessun ritorno. Infatti è quella con la quale, da anni, si va in pensione. Richiamo l’attenzione che la Lega ha governato con il primo Governo Conte; e con l’attuale governo Draghi e non ha mai abolito la Fornero. Il governo Conte, con Salvini ministro degli interni, ha introdotto una facoltà per chi non volesse andare in pensione a 67 anni, la così detta quota 100: la possibilità di andare in pensione a chi ha almeno 40 anni di contribuzione, ma con delle penalizzazioni. Tale opportunità ha interessato pochi lavoratori in generale, e pochissimi nel pubblico impiego. È stata un fallimento.
Ora Salvini propone il superamento della Fornero e la possibilità di andare in pensione con almeno 41 anni di contribuzione; ragioniamo un attimo. Per andare in pensione, ad esempio un anno prima del 67mo anno d’età con 41 anni di contribuzione, bisognerà avere lavorato continuamente da, almeno, il 25mo anno d’età. Quanti saranno interessati? Credo più o meno nessuno. La sua proposta, ingannatrice, di fatto manterrebbe, peggiorando, la legge Fornero.
Sarebbe, invece, più giusto, oso dire più umano, diversificare l’età pensionabile, con diverse opportunità, non penalizzanti, in base al lavoro che si è svolto (lavori usuranti, rischiosi, particolarmente impegnativi, ecc.). Salvini, pertanto, agita un falso ed inventato problema. Non dico altro, perché l’argomento pensioni è molto più complesso e delicato; riguarda aspetti economici, sociali, di bilancio, di tenuta delle casse INPS, i rapporti di sinergia con l’Europa, e merita una riflessione più compiuta.
Salvini propone la pace fiscale, tutti siamo per ogni tipo di pace, ovviamente anche fiscale; bisognerà però intendere cos’è per Salvini. Per me significa più perequazione, fare pagare meno ai lavoratori, esentare chi non ce la fa; fare pagare in proporzione alla ricchezza. Chi dovrà pagare le cartelle esattoriali, che riguardano persone, studi professionali ed aziende con situazioni oggettive diverse, dovrà avere una differenziazione equa di trattamento: non sono tutti uguali, soprattutto per la diversa forza economica. Dunque, tentativi di sanatorie per chi può tranquillamente pagare non dovranno essere accettate. Dovrà la giustizia sociale, ritengo, prevalere e governare ogni decisione.
Salvini propone che il Governo, la Lega ricordo ne è parte, rinnovi lo sconto benzina di 30 centesimi almeno sino a settembre e sino a fine anno lo sconto sulle bollette di luce e gas: partorisce il topolino, infatti sono già questioni in agenda del Governo Draghi. Ma colgo l’occasione per ricordare che Salvini nel 2018 prese tanti voti perché aveva promesso l’immediata totale abolizione dell’accise sulla benzina: ovviamente nulla fece per mantenere l’impegno.
Salvini torna sul tema della sicurezza: suo cavallo di battaglia. Desidero solo ricordare che i crimini, ad esempio gli omicidi e i furti, sin dagli anni ’90 sono costantemente in calo, ciò non dovrà, ovviamente, assolutamente significare che si può abbassare la guardia, tutt’altro, ma non è corretto incutere paura per specularci elettoralmente. In ogni caso è anche bene ricordare che la quasi totalità dei crimini, non come dice Salvini, sono perpetrati dagli italiani e anche in misura minore, dagli europei, che non sono immigrati. I crimini commessi dagli immigrati sono molto pochi, rientrano nel “fisiologico”. Ricordo a Salvini che un crimine, commesso prevalentemente dagli italiani, questo sì in crescita, è il femminicidio. Altri crimini in crescita è lo schiavismo o sfruttamento di tanti immigrati; anche questo prevalentemente commesso dagli italiani (in agricoltura le ultime notizie quantificano in circa 100.000 le persone immigrate sfruttate). Mi viene da pensare che chi utilizza in modo inumano ed illegale gli immigrati, sono quegli italiani collocati ferocemente contro ogni forma d’immigrazione e che, forse, votano per la Lega.
Altro cavallo di battaglia di Salvini sono gli sbarchi degli immigrati. Bisogna ricordare che l‘immigrazione non riguarda solo gli sbarchi, ma soprattutto i molti arrivi via terra; questi sì di difficile quantificazione, controllo e gestione. Richiamo l’attenzione che chi arriva con gli sbarchi, non può non essere accolto. (ricordo che quando Salvini fu ministro degli interni non ha bloccato un solo arrivo, né a Lampedusa né altrove. Ha solo fatto propaganda e fatto soffrire tante persone tenendole bloccate per giorni sui natanti, per poi, obbligatoriamente, farle sbarcare. Non è, come ha detto nell’intervista, a processo per avere bloccato gli sbarchi (non è esattamente così) basta prendere cognizione degli atti e delle notizie di quel periodo. È sotto processo, se non ho capito male, per sequestro di persona.
Quando è stato ministro degli interni non ha respinto alcun immigrato. Oggi vorrebbe che lo facesse la ministra Lamorgese, pur sapendo che non è possibile. Anche nel suo periodo di ministro, i rimpatri sono stati meno che pochissimi, più o meno quanto già accadeva.
Altro argomento che ritengo particolarmente grave riguarda la posizione espressa dalla Lega rispetto l’autonomia differenziata. Salvini vuole una secessione camuffata. Il Sud dovrà essere una parte della penisola con meno diritti. Non dovrà disturbare la ricchezza e la qualità della vita delle regioni del Nord: i ricchi, questo si teorizza, hanno più diritti. Sarà indispensabile contrastare con forza la proposta di autonomia differenziata, e nel contempo bisognerà chiedere la revisione della modifica al titolo V° della Costituzione.
Catanzaro Capoluogo dovrà svolgere un importante ruolo politico su questi temi Credo opportuno ed urgente, ad esempio, che l’Amministrazione Comunale proponga al Consiglio Comunale di votare un Ordine del Giorno contro l’Autonomia Differenziata e per l’unità d’Italia.
Tutte le forze politiche, sociali, culturali ed ogni singolo cittadino che ritengono di mantenere l’unità nazionale, dovranno impegnarsi per battere con il voto del 25 settembre, la Lega e la Destra della Meloni, che sono un pericolo per l’Italia e per l’Europa.
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