di FRANCESCO IULIANO
Esce dall’anonimato la Sala operativa della Questura di Catanzaro che da oggi prende il nome del
Commissario capo della Polizia di Stato, Antonio Trotta morto prematuramente nel dicembre del 2021 a seguito di un aneurisma celebrale che lo ha colpito il 5 dicembre mentre era in servizio per la gestione dell'ordine pubblico, in concomitanza dell'incontro di calcio Catanzaro-Foggia.
Una cerimonia solenne quella organizzata questa mattina presso il Centro Polifunzionale della Polizia di Stato, di via Barlaam da Seminara, alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, onorevole Wanda Ferro, del direttore centrale per gli Affari generali e le Politiche del personale della Polizia di Stato, prefetto Armando Forgione e del presidente dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato, Michele Paternoster, del Prefetto Enrico Ricci e del questore di Catanzaro, Paolo Sirna.
Presenti altresì i familiari del Commissario Antonio Trotta, l’arcivescovo metropolita della Diocesi di Catanzaro - Squillace, monsignore Claudio Maniago e le autorità civili e militari del territorio.
“Un funzionario - ha commentato Paolo Sirna - capace, positivo, competente ed impeccabile nel lavoro. Sapeva trovarsi sempre laddove c'era più bisogno ed affrontare ogni situazione, anche la più difficile, con estrema lungimiranza. Lo distinguevano una grande intelligenza ed una grande. Un poliziotto in gamba e soprattutto era una persona dell'infinita bontà su cui poter contare tanto che in breve tempo è diventato un punto di riferimento ed un amico per tanti poliziotti ai quali ha dispensato consigli. I suoi collaboratori li chiamava ‘i miei ragazzi’. Con loro faceva squadra notte e giorno condividendo rischi e pericoli ed assumendosi la responsabilità delle azioni.
Di Antonio - ha concluso Sirna - non dimenticheremo mai il suo sorriso e la luminosità del suo sguardo attento e protettivo, sempre pronto a vigilare anche adesso che ci osserva da lassù”.
Nella mattinata, anche un momento dedicato ai Caduti della Polizia di Stato, con l’inaugurazione di un monumento.
“Ho avuto il piacere, il privilegio e l’onore di conoscere Antonio Trotta - ha detto il sottosegretario Ferro - quando era in servizio ed ho il piacere di condividere questo momento con la sua famiglia. Una ferita dell’anima ma anche la possibilità di condividere un percorso importante di questo giovane che onoriamo con l’intitolazione della Sala operativa della Questura di Catanzaro che ha da sempre rappresentato i più alti valori della Polizia di Stato che sono quelli dell’impegno civile, al servizio, della dedizione, della serietà. Quella di Antonio Trotta è stata una grande perdita per la Polizia di Stato ma soprattutto per la sua famiglia che ha perso un suo punto saldo”.
Per la famiglia del Commissario capo Antonio Trotta, c’erano tutti. Soprattutto i genitori che hanno partecipato alla cerimonia con grande orgoglio e fierezza.
“Ho conosciuto mio figlio - ha commentato il papà Silvio Trotta - anche attraverso le testimonianze del personale della Questura. Si, conoscevo Antonio come un bravo ragazzo di sani principi però, nel dettaglio, non conoscevo molto del suo valore. Antonio amava questo ambiente. Gli piaceva la sala operativa e con questa iniziativa credo che mio figlio continui a vivere nella Questura. Come famiglia siamo veramente orgogliosi e fieri di quando ha fatto seppure nel breve tempo che ha avuto”.
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