L'ex Segretario Generale Regionale Sindacale propone strategie concrete per affrontare le sfide del sistema scolastico in Calabria, dal dialogo istituzionale alla stabilizzazione del personale
14 settembre 2024 13:47Giovanni Policaro, già Segretario Generale Regionale Sindacale Scuola, lancia le sue proposte e azioni concrete per la scuola in Calabria. “Cari amici, colleghi e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra scuola – scrive - ho ricevuto numerosi riscontri positivi in seguito alle mie recenti dichiarazioni, e con il senso di responsabilità che mi ha sempre guidato, sento il dovere di rispondere a chi mi chiede: cosa possiamo fare?”.
“La situazione - sottolinea Policaro - è difficile, lo sappiamo, ma in passato, anche di fronte a ostacoli apparentemente insormontabili, abbiamo dimostrato che l’unità e la determinazione portano a risultati concreti. Ora più che mai è necessario agire con coerenza e decisione. Permettetemi di suggerire alcune linee d’azione che, con l’esperienza maturata negli anni, ritengo possano essere efficaci”.
Innanzitutto “dialogo istituzionale, ma fermo: suggerisco di continuare a richiedere con forza l’apertura di tavoli di confronto con il Ministero e a tutti i livelli, presentandoci con dati solidi e incontrovertibili. Le nostre richieste devono essere supportate da un’analisi accurata delle esigenze del territorio, dimostrando l’impossibilità di garantire una didattica di qualità e il diritto allo studio con le risorse attuali”.
Inoltre, “coinvolgimento del personale e delle comunità locali: le scuole non sono solo luoghi di istruzione, ma anche centri vitali per le comunità. È fondamentale sensibilizzare tutto il personale scolastico, le famiglie e gli studenti, perché solo con un movimento corale si può ottenere ascolto. Propongo di organizzare incontri pubblici e momenti di discussione nelle scuole tutte per coinvolgere attivamente i soggetti interessati”.
A seguire, una “proposta di un piano di stabilizzazione del personale tutto: sarebbe utile redigere una proposta concreta per un piano di assunzioni straordinario che vada oltre le soluzioni temporanee e le logiche emergenziali. La stabilizzazione del personale, in particolare quello di sostegno e ATA, è una priorità non solo per la qualità del servizio, ma anche per garantire dignità lavorativa a chi da troppo tempo vive in una situazione di precarietà.”
Da risolvere il “blocco delle nomine dei dirigenti scolastici: un altro nodo cruciale riguarda il blocco delle nomine dei dirigenti scolastici in Calabria. A causa dei contenziosi legali che stanno rallentando l’esito dei concorsi, molte scuole calabresi si trovano senza una guida stabile e certa. Questo crea una situazione di emergenza gestionale, che non possiamo più ignorare. La soluzione temporanea delle reggenze (che mutano ad annum), che si prolunga ormai da troppo tempo, non è sufficiente per garantire il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche. Occorre un intervento immediato per sbloccare i concorsi in fieri e garantire la nomina regolare e immediata dei dirigenti scolastici vincitori di concorso, evitando che le scuole restino in balia di continui cambiamenti - reggenti ?? - che minano la stabilità e l’efficacia della gestione scolastica”.
Quindi, il dimensionamento: “la creazione di scuole di dimensioni molto grandi ha accentuato le difficoltà gestionali, rendendo più complesso il coordinamento tra personale, studenti e risorse. Questa situazione richiede l'elaborazione di soluzioni mirate, che vadano oltre la semplice logica di accorpamento. Inoltre, è indispensabile tener conto delle peculiarità geografiche di alcune regioni del Paese, che spesso presentano sfide specifiche in termini di accessibilità e organizzazione territoriale. In questi casi, deroghe mirate e flessibili potrebbero essere la chiave per garantire una gestione più efficace e funzionale”.
Necessaria una “pressione politica a livello locale e nazionale: il coinvolgimento degli enti locali e dei rappresentanti politici e sociali del territorio deve essere rafforzato. Suggerisco di sollecitare i rappresentanti politici regionali, provinciali e locali affinché portino queste istanze nelle sedi opportune. È indispensabile che la voce del territorio giunga fino ai vertici decisionali con tutta la sua forza”.
Quindi, “informare e sensibilizzare l'opinione pubblica: non dimentichiamo mai il potere dell’opinione pubblica. Rendere noto quanto sta accadendo, sia attraverso i media locali che con l’ausilio di piattaforme digitali, è fondamentale. Le famiglie devono essere consapevoli dei rischi che corre la scuola pubblica nella nostra regione, in modo da mobilitarsi al nostro fianco”.
“Sono certo - sottolinea e conclude Polcaro - che il governo, pur trovandosi ad affrontare questioni complesse, debba essere messo davanti alle proprie responsabilità. La nostra terra non può essere trattata con superficialità, e sono convinto che con proposte ben strutturate e azioni mirate possiamo fare pressione in modo efficace. Se rimarremo compatti e determinati, nessuna porta resterà chiusa. Uniti, per la scuola e per il futuro della Calabria”.
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