di STEFANIA PAPALEO
La Scuola di Farmacia e Nutraceutica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro non approderà nel centro storico. A comunicarlo è stato il presidente della stessa Scuola, il prof Francesco Ortuso, ospite della puntata di ieri sera della trasmissione Catanzaro Capitale. Un annuncio che, di fatto, spazza via ogni speranza circa un ritorno di studenti nel cuore della città, ma che non fa demordere il sindaco Nicola Fiorita dal progetto che vede Catanzaro trasformarsi in una grande città universitaria.
"Studiare nel centro di Catanzaro non è un disagio per gli studenti universitari, piuttosto una straordinaria opportunità di crescita. Bisogna sfatare, una volta per tutte, questo pregiudizio che purtroppo alberga anche nel pensiero di taluni settori della città", osserva stizzito Fiorita, replicando a quanto sostenuto ieri dal prof Ortuso circa i disagi manifestati dagli studenti che avrebbero dovuto iniziare le lezioni nel polo didattico di via degli Eroi 1799 che già ospita le attività di Sociologia.
"Pur rispettando l’autonoma scelta dell’ateneo di rinunciare, almeno per ora, alla localizzazione della Scuola di farmacia e nutraceutica in via Eroi, devo dire con sincerità di non condividere l’opinione secondo cui studiare in centro costituirebbe una penalizzazione per gli studenti. E non è vero che la presenza di 80 studenti, pur se l’aspettativa era più alta, non sarebbe stata utile per vivacizzare un’area del centro storico dove già sono presenti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti. Ogni pietra alza il muro, si dice dalle nostre parti", incalza Fiorita, replicando ulteriormente a quanto affermato ieri dal prof Ortuso per spiegare che non ci sarebbe stato "un reale vantaggio per la città, in quanto ad oggi i nostri iscritti sono 86 e, dunque, non ci sarebbero state tutte queste persone da portare nel cuore della città".
Quindi Fiorita aggiunge: "Studiare nel centro storico non è un disagio, perché gli studenti avrebbero la possibilità di vivere un contesto urbano interessante, a contatto con strutture culturali importanti (i teatri pubblici e privati, i musei, le biblioteche, il complesso del San Giovanni), con i grandi parchi pubblici come il Parco della Biodiversità e Villa Margherita, con strutture sportive come la piscina comunale, il PalaGreco e i campi da tennis di Pontepiccolo. Senza contare le numerose opportunità costituite dalla rete del food e della movida che ormai sta caratterizzando il volto del centro storico. Non vorremmo che la debolezza di taluni servizi, che purtroppo si è radicata in decenni di disattenzione verso il centro storico, venga utilizzata come pretesto per rinviare una scelta strategica, su cui non siamo disposti ad arretrare, sia pure nel rispetto dell’autonomia dell’ateneo".
E per concludere Fiorita rilancia a gran voce la sua idea di Catanzaro città universitaria, dicendosi certo di trovare nel rettore Cuda un interlocutore attento e sensibile "e non a caso - conclude - abbiamo siglato proprio con l’UMG due accordi strategici, che abbiamo definito “di sistema”, che mirano a fare di Catanzaro una grande città universitaria: Catanzaro Città che studia e Polo Nazionale delle Arti. All’interno di questi due accordi, ora dovremo trovare con il rettore Cuda una sintesi e varare un piano preciso di penetrazione dell’UMG nel centro storico, individuando sedi e risorse, stabilendo un cronoprogramma che porti al più presto l’università a localizzare nella zona antica e pulsante della città parte della sua attività accademica".
Un auspicio che anche noi condividiamo, in attesa di conoscere le decisioni prossime dell'Umg.
LEGGI QUI LA SINTESI DELLA PUNTATA DI IERI
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