di FRANCESCO IULIANO
Scuola e istituzioni. Un binomio imprescindibile per assicurare un futuro ai giovani. La scuola come misuratore della vita di una comunità. Sono stati soprattutto questi gli argomenti che hanno animato il confronto, tra 4 dei candidati a sindaco di Catanzaro, organizzato dalla sezione cittadina dell’associazione “Genitori in rete” dal titolo “Si scrive scuola, si legger futuro”.
Al confronto, allestito all’interno del cinema teatro “Supercinema”, hanno partecipato, moderati dalla giornalista Giulia Veltri, la responsabile del coordinamento Calabria di Genitori in rete, Silvia Crispino ed i candidati, Nicola Fiorita, Antonello Talerico, Valerio Donato e Francesco Di Lieto.
Un incontro interattivo - come ha spiegato in apertura Giulia Veltri - durante il quale il pubblico, i docenti ed i dirigenti degli istituti scolastici della città, si sono confrontati con i candidati, ponendo loro quesiti, suggerimenti e spunti di riflessione su quello che dovrà essere l’impegno dell’Amministrazione comunale e del prossimo esecutivo.
I temi trattati sono stati quelli che coinvolgono le tre fasce di scolarizzazione: una prima fascia 0/6 anni, una seconda fascia dedicata alla scuola primaria ed una terza fascia che riguarda gli studenti degli istituti superiori.
Il primo giro di riflessioni ha riguardato la mancanza, in città, di asili nido comunali e delle fasce di orario di apertura degli stessi - pubblici e privati - che non soddisfano le esigenze dei genitori lavoratori.
Un solo asilo nido comunale - è stato detto - è poca cosa in una città capoluogo. Ben lontano dalle percentuali di altre città, soprattutto del nord Italia. Un gap sicuramente da colmare - hanno detto i candidati - pensando a strutture da istituire in ogni quartiere della città per evitare che le famiglie emigrino in altre zone, in cerca dei servizi.
Una discussione che si è poi spostata su problemi e criticità che si trascinano da sempre come, ad esempio, l’edilizia scolastica.
I nostri istituti scolastici - hanno confermato i candidati - sono per la maggior parte non idonei. Eppure negli anni i finanziamenti sono arrivati. Quello che è mancata, è stata la programmazione degli interventi che avrebbero potuto migliorare lo stato dell’arte.
La discussione si è animata quando si è arrivati alla terza fascia: quella che ha riguardato gli istituti superiori.
L’input è arrivato dalla dirigente del liceo classico, Elena de Filippis, che ha criticato la politica delle ultime amministrazioni comunali ed anche il ruolo dell’università nei confronti degli studenti del liceo e degli istituti superiori in generale.
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