Bianca Laura Granato, senatrice del gruppo Misto e della rete “Aventino del Popolo” costituitasi il 27 febbraio a Roma, in piazza della Bocca della Verità, ha scritto una lettera all’ambasciata della Federazione Russa in Italia. In questa lettera Bianca Laura Granato comunica all’ambasciatore russo “la nostra presa di distanza dalle posizioni assunte dal governo italiano in merito al conflitto russo-ucraino”.
La senatrice Granato ricorda l’articolo 11 della Costituzione italiana che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. “Noi ci riconosciamo nella Costituzione italiana – afferma Granato - e condanniamo, pertanto, l’adesione dell’Italia ad una politica internazionale che sotto l’egida di principi di facciata si allinea acriticamente a chi tesse trame per conflitti che portino ad affermare l'egemonia di un modello culturale, politico e socioeconomico, nella fattispecie quello cosiddetto "occidentale", nella presunzione che sia il migliore possibile. Riteniamo che ogni popolo abbia il diritto di autodeterminarsi in modo libero, secondo la propria cultura e nel rispetto dei diritti umani dei suoi cittadini, fuori da ogni condizionamento o influenza esterni. Ecco perché non riteniamo che la presenza di un’organizzazione militare - la NATO - all'interno dei confini di uno Stato culturalmente e sociologicamente russofono possa rappresentare un reale presupposto di pacifica autodeterminazione, al contrario”.
“Oggi – prosegue Granato - il Parlamento italiano è diventato il paravento di uno stato autoritario eterodiretto, avulso dal diffuso sentire e dall’interesse dei cittadini. La posizione di cui mi faccio portavoce, dunque, è di distinzione assoluta rispetto alle politiche supportate dal Governo italiano, che non tutela i propri cittadini e che, nell’ingerenza in questo conflitto, non rappresenta i nostri valori ispirati alla pace, al diritto e alla fratellanza tra i popoli”.
“Auspichiamo - conclude la senatrice Bianca Laura Granato - che il Suo Paese si adoperi a favore di una soluzione diplomatica che consenta all’Ucraina di mantenere equidistanza tra Unione europea e Federazione Russa, e che le opposte posizioni rappresentate all’interno della comunità ucraina imparino a rispettarsi e a convivere armoniosamente e pacificamente. Auspichiamo pertanto che si insista sulla via della pace con ogni mezzo e che si operi attraverso gli strumenti della diplomazia, per contenere e limitare l’ingerenza di organizzazioni militari internazionali. Esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà al Suo Paese e al Suo popolo, dissociandoci dalla condotta tenuta dal Governo italiano e dall’Unione Europea, che hanno deciso di congelare i rapporti diplomatici agendo fuori dal sentire comune del popolo italiano. Il potere divide, la solidarietà dei popoli unisce”.
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