La storia del catanzarese Fabrizio Mirante, atleta paraolimpico vincitore della "gara ad ostacoli” della vita

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images La storia del catanzarese Fabrizio Mirante, atleta paraolimpico vincitore della "gara ad ostacoli” della vita
 Fabrizio Mirante
  11 gennaio 2022 19:15

di GIANPIERO TAVERNITI

Un altro passo in avanti del giovane di Taverna  Fabrizio Mirante, che, dopo il bis di primato  sui 100  e 200 metri nel  3° Gran Prix di Ragusa, il 30 maggio 2021,  primi piazzamenti dal gusto particolare, dopo tanti sacrifici, sofferenze, mette quel sigillo e percorre la giusta corsia, avendo ingranato la marcia giusta, dopo quel maledetto ottobre 2015. Si, quel maledetto giorno, quando Fabrizio aveva 12 anni, da allora la sua forza di volontà e il suo coraggio lo hanno spinto a reagire, sostenuto dalla famiglia, a intraprendere questa strada, affrontando tanti sacrifici, ostacoli, delusioni e interventi chirurgici, nell'eroica corsa della sua vita e che oggi questi podi, queste affermazioni, lo gratificano e lo spingono sempre a migliorarsi.

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Per chi non ricordasse, Fabrizio da bambino amava giocare a calcio e, un pomeriggio, mentre si recava agli allenamenti, una macchina gli piombò addosso, provocandogli il trancio netto della gamba destra, cambiandogli completamente la vita e intaccando la spensieratezza di un bambino, stesso bambino che, sudando e correndo, è poi diventato uomo e oggi, dopo questi podi che lo premiano della sua costanza e del suo coraggio, destinatario di una notizia che lo gratifica e lo sprona ad aggiungere quel "trofeo sportivo", dopo aver conquistato quello umano nella risalita dura e nella scalata più impervia, quella di tornare a  correre.

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L'atleta Fabrizio Mirante, nel mese di dicembre 2021, era stato convocato per il raduno con la Unicredit Fispes Academy a Roma e, dopo diversi test e accurate e scrupolose valutazioni dello staff Tecnico della Nazionale Giovanile, è stato inserito nella lista degli ATLETI di INTERESSE NAZIONALE - livello Promo per l'anno 2022.

I primi ringraziamenti vanno ovviamente alla famiglia che lo ha sempre sostenuto, poi alla sua officina ortopedica di Riferimento, il ROGA di Enna guidata da Rosario Gagliano, a tutto lo  staff della società sportiva che lo ha supportato, aiutandolo sempre nei suoi momenti di difficoltà. Giusto il merito al Suo Tecnico della società sportiva di Catanzaro che lo ha seguito e allenato professionalmente, pur non sapendo nulla sul mondo paraolimpico e affacciandosi a questa nuova e bellissima realtà.    

Ultimo ringraziamento, quello più importante, lo rivolgiamo a Fabrizio, per il messaggio importante che ci ha regalato, "farcito" di sacrifici, abnegazione nel praticare sport, insegnandoci e vincendo la "gara ad ostacoli” della vita, quella gara più dura che solo l’uomo-atleta ha meritatamente vinto, con quella reattività da campione che ai blocchi di partenza in pochissimi hanno.

Noi calabresi ti ringraziamo e ti auguriamo di correre sempre più veloce, senza fermarti, caro ragazzo di Calabria, ricordandoti, da super tifosi, il primo appuntamento che ti aspetta, quello di Ancona con gli indoor del 12 e 13 marzo prossimi, che sicuramente sarà il tuo appuntamento da atleta che conta, con le giuste credenziali per fermare il cronometro nel  miglior tempo, unico frutto del tuo lavoro e sacrificio di uomo atleta.

Ad Majora Fabri....rincorri il giusto sogno che ti meriti tutto.

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