Quella di Agostino Procopio è una storia straordinaria, di quelle da raccontare come esempio pratico di umiltà e dedizione. Una storia esposta nella Sala del Consiglio comunale di Botricello grazie alla presentazione del libro “Soldato Agostino Procopio. Onore al merito”, curato da Paolino Camastra, già sindaco della cittadina ionica.
A presentare questa vicenda d’altri tempi sono stati il sindaco Saverio Simone Puccio, lo stesso Camastra e il figlio di Agostino Procopio, Giuseppe, circondato dall’affetto di tutti i parenti e di tanti concittadini.
Dopo la morte di Agostino Procopio, nel 2004, la famiglia ritrova una cartella con alcuni documenti. Nessuno dà peso a quegli atti, salvo scoprire poco tempo fa che all’interno erano custoditi onorificenze, medaglie al coraggio, diploma d’onore, croce al merito di guerra. Benemerenze assegnate dalla Repubblica Italiana, dall’Esercito Italiano, dal presidente della Federativa Repubblica Jugoslava, dall’Associazione nazionale veterani e reduci Garibaldini, ma anche dall’Erzegovina e dalla Bosnia. Il filo conduttore era sempre lo stesso: l’elogio di Agostino Procopio per il coraggio dimostrato nel corso della Seconda guerra mondiale.
Come testimoniato dai familiari, Procopio non ha mai fatto vanto delle sue esperienze in guerra, al punto da essere reticente quando figli e nipoti avanzavano domande sul periodo bellico. Ma quello che emerge dagli atti è la storia di un giovane uomo coraggioso, che ha lottato con tutto sé stesso per la Patria e per la libertà dei popoli, anche fuori dai confini nazionali.
Le gesta di Agostino Procopio sono state raccontate da Puccio e Camastra in una sala gremita di curiosi, con l’emozione tangibile dei familiari e la particolare commozione del figlio Giuseppe che ha voluto rendere nota questa suggestiva scoperta.
“Mi sono sentito onorato di scrivere la prefazione sulla storica vita di Agostino Procopio – ha affermato Camastra – anche perché inizialmente non conoscevo la portata dei documenti scoperti dalla famiglia. L’analisi di queste benemerenze ha permesso di conoscere un uomo mite, ma allo stesso tempo un eroe d’altri tempi”. Tutti argomenti evidenziati anche dal sindaco Puccio: “Siamo orgogliosi della figura di Procopio, che si aggiunge a quella di tanti giovani eroi che hanno servito la Patria durante le due Guerre, spesso senza farne neanche un vanto, ma addirittura facendo passare in sordina quanto fatto sul fronte, con grande umiltà”. Anche il parroco don Rosario Morrone si è soffermato su questi aspetti: “Dobbiamo valorizzare queste figure – ha detto – per farle conoscere alle nuove generazioni che potranno così comprendere come sia nata la nostra Nazione”.
Al termine dell’incontro il sindaco Puccio ha donato alla famiglia di Agostino Procopio una copia della Costituzione Italiana, “composta anche grazie al sacrificio di tanti soldati come il nostro Agostino Procopio”.
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