Una vicenda delicata. C'è un bimbo, malato, e una raccolta di denaro per farlo curare.
E' la storia di Alfredo De Marco, 3 anni e mezzo, che vive a Siderno (Reggio Calabria) ed è affetto da epatoblastoma, una forma molto aggressiva di tumore al fegato, con metastasi ai polmoni. Ma è anche la storia di una raccolta fondi avviata dai genitori per accedere a delle cure sperimentali in Francia,. Obiettivo; un milione di euro.
Nel giro di pochi giorni la storia del bimbo ha fatto il giro dei social e sono stati raccolti oltre 770mila euro, ma in tanti hanno nutrito dubbi non solo sulle cure, ma amche sulla somma per accedervi.
Ci ha pensato Charlotte Matteini, giornalista e debunker molto attiva sui social, che ha contattato i due ospedali indicati dalla famiglia di Alfredo De Marco - il Gustave Roussy a Villejuif (Parigi) e l'Inserm a Bordeaux - per chiedere se sono realmente in contatto con i genitori del bambino e se questa cura sperimentale costa davvero un milione di euro.
L'ospedale parigino ha risposto di non conoscere la famiglia, mentre quello di Bordeaux ha spiegato che la presunta cura è in fase embrionale e dunque non disponibile per gli uomini. Sta tutta qui la delicatezza della storia: da un parte il bimbo, dall'altra i soldi, tanti soldi. In mezzo, le due strutture che non conoscono la famiglia.
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