La storia di Gasperina raccontata nell'ultimo lavoro di Lino Zaccaria

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images La storia di Gasperina raccontata nell'ultimo lavoro di Lino Zaccaria

  04 agosto 2024 11:11

Gasperina è un piccolo paese, in provincia di Catanzaro. Affacciato sul golfo di Squillace, è un vero e proprio balcone dal quale si spazia sul sottostante litorale da Pietragrande a Soverato, ma che a vista d’occhio si perde da Capo Colonna a Punta Stilo.

 
La storia di Gasperina è una storia bellissima, affonda le radici all’inizio del 1100, ed è il cuore dell’ultimo lavoro di Lino Zaccaria (“Gasperisani si nasce”, Edizioni Le Varie), giornalista professionista di lunga militanza, nato proprio a Gasperina in anni lontani, affermatosi a Napoli (quarant’anni di lavoro a “Il Mattino”) e che non ha mai tralasciato, nei fatti, e con il pensiero le sue radici.
 
Il coinvolgimento, nelle pagine, dell’intero paese, e soprattutto i riferimenti agli stupendi anni ’50 e ’60 del secolo scorso, quando l’autore, ragazzino, trascorreva in piena libertà le lunghe estati in Calabria diventa forma letteraria, solo in parte autobiografica, sensibile, romantica, ricca di suggestioni e di informazioni dettagliate che hanno il pregio di unire, orgogliosamente, in un afflato identitario Gasperina all’intera Calabria. Non a caso, nella postfazione, Zaccaria si dichiara orgogliosamente calabrese.
 
Il volume, esauriti i ricordi dell’autore relativi alla sua infanzia, traccia un’interessante ricostruzione storica delle origini del paese, avvenuta appunto alla fine del primo secolo del secondo millennio grazie a San Bruno, che riuscì a strappare a Ruggero il Normanno la grazia per centododici prigionieri condannati a morte per alto tradimento e alcuni dei quali, insediati nell’antico casale abbandonato di Gasperina, gli ridiedero vita.
 
Una storia bellissima, che si intreccia, andando avanti negli anni, con la rivisitazione di vari periodi attraverso i secoli e con un approfondimento particolare sul brigantaggio e sul fenomeno dell’emigrazione, che hanno interessato, ovviamente, non solo Gasperina, ma tutta la Calabria nella seconda metà e alla fine del 1800.
 
Completano il tutto una panoramica sugli “uomini illustri” del paese, a cominciare dal beato don Francesco Antonio Caruso, una accurata disamina sui luoghi di culto e sulle tradizioni popolari e le feste e un’intervista la sindaco Gregorio Gallello, che intravede una realistica prospettiva sul futuro del paese che amministra.
 
Di tutto questo si parlerà nel corso della presentazione del libro, programmata per il 7 agosto alle 18,00 a Palazzo Manni, a Gasperina. L’evento prevede un intervento introduttivo del sindaco Gallello. Seguiranno gli interventi di Gori Celia, che ha curato la prefazione e dello storico Mario Voci e il confronto con l’autore, il tutto sotto la conduzione del giornalista Pietro Melia. Letture a cura delle volontarie che collaborano con la Biblioteca comunale di Gasperina.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner