‘La Tazzina della Legalità’: dall’on. Stefania Ascari un’interrogazione a favore della Guglielmo

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Sergio Gaglianese e Matteo Tubertini
  24 gennaio 2024 22:35

di FRANCESCO IULIANO

L’associazione ‘La Tazzina della Legalità’ presieduta da Sergio Gaglianese, segna un punto a suo favore nel difficile cammino intrapreso nel veder riconosciuti, ad imprenditori e cittadini, i diritti di protezione e risarcimento a seguito di atti ed aggressioni intimidatorie subite.

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E’ di oggi la notizia dell’interrogazione parlamentare, a firma degli onorevoli Stefania Ascari, Federico Cafiero De Raho ed Anna Laura Orrico, diretta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, discussa alla Camera dei Deputati. 

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“In qualità di presidente dell'associazione de ‘La Tazzina della Legalità’ - ha dichiarato Sergio Gaglianese -, desidero esprimere il nostro sincero ringraziamento all'onorevole Stefania Ascari, componente delle commissioni parlamentari Antimafia e Giustizia, per l’attenzione dedicataci. La sua costante dimostrazione di elevati valori etici e morali, unita alla dedizione senza riserve, la confermano come una figura di grande rilievo. 

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In occasione della presentazione, lo scorso mese di ottobre, nella sala conferenze di Palazzo Theodoli-Bianchelli, all’interno della Camera dei Deputati, del libro "La Tazzina della Legalità”, l'onorevole Stefania Ascari, ci aveva rassicurato su un suo interessamento sul caso della Caffè Guglielmo. Fedele alle sue parole, oggi ha presentato un'interrogazione parlamentare unitamente ai colleghi Federico Cafiero De Raho ed Anna Laura Orrico, focalizzandosi sulla situazione della Guglielmo Caffè SpA e del consigliere delegato dell'azienda, Matteo Tubertini”. 

Di seguito, si riporta il documento presentato.

“”Al Ministro dell'Interno
Si apprende, da fonti di stampa, delle numerose aggressioni di stampo ‘ndranghetista subite dalla società "
GUGLIELMO SPA", con sede in Via Nazionale per Reggio Calabria-88069 Copanello (Catanzaro).
Dal 23 ottobre 2012, quando due camion dell’azienda Guglielmo Caffè furono dati alle fiamme, si sono susseguiti negli anni molteplici atti intimidatori. Tra questi un ordigno che il 13 giugno 2014 ha mandato in frantumi i vetri del ristorante del Villaggio Guglielmo, di proprietà dell'azienda Caffè Guglielmo e da ultimo un attentato incendiario che il 28 luglio 2023 ha rischiato di distruggere l'azienda e ha danneggiato un capannone contenente circa 2 milioni d'euro di merce.
La sicurezza e la serenità degli imprenditori e dei cittadini devono essere una priorità per le istituzioni e chi si ribella alla criminalità mai deve essere abbandonato dallo Stato.
In tali precarie condizioni di sicurezza è estremamente difficoltoso condurre il Gruppo Caffè Guglielmo, soprattutto per il Consigliere delegato
Matteo Tubertini che ha denunciato gli episodi criminali fornendo agli inquirenti immagini e indicazioni sui presunti mandanti. Soggetti che nel frattempo gli hanno fatto pervenire messaggi intimidatori, che ora gli fanno persino temere per la propria incolumità.
Se Il Ministro Competente sia a conoscenza dei fatti di cui sopra e dei progressi dell'indagine affidata alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, 

Quali misure di sicurezza intenda adottare per proteggere la Società "GUGLIELMO SPA" e il consigliere delegato Matteo Tubertini da atti intimidatori e criminali.
Quali forme di sostegno e assistenza intenda porre in essere per tutelare le vittime di aggressioni intimidatorie e quali azioni preventive per evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro””.
 

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