La Tazzina della legalità: Giuseppe Conte chiude la V tappa ad un anno dall’attentato alla Guglielmo caffè

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images La Tazzina della legalità: Giuseppe Conte chiude la V tappa ad un anno dall’attentato alla  Guglielmo caffè

  29 luglio 2023 19:56

di FRANCESCO IULIANO

Criticità e proposte correttive alla legge 44/99 che disciplina le tutele economiche a favore delle vittime di estorsione e usura, sono stati gli argomenti che hanno animato il confronto in occasione della V^ tappa de ‘La Tazzina della Legalità’, il format associativo ideato ed organizzato dal vicepresidente nazionale di Confassociazioni, Sergio Gaglianese, all’indomani dell’attentato alla torrefazione della Guglielmo caffè, in località Copanello, nel comune di Stalettì.

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Era il 28 luglio del 2022 quando, alle prime ore della mattina, un incendio divampato tra due capannoni adibiti a deposito di materie prime e prodotti utilizzati durante la lavorazione del caffè, ha avuto la forza di riaccendere l’attenzione sulle difficoltà che gli imprenditori calabresi si trovano a fronteggiare quotidianamente nel portare avanti le loro aziende.

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Un’attenzione che Sergio Gaglianese e la sua ‘Tazzina della Legalità’ ha tenuto viva incontrando, nell’anno appena trascorso, rappresentanti dell’imprenditoria, della scuola, dell’università, della politica.

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Ieri pomeriggio, nelle sale del ristorante MareVì di Copanello, la V^ tappa de ‘La Tazzina della Legalità  organizzata con la collaborazione del presidente regionale di Confassociazioni, Peppino Mariano, del Coisp, Kiri Italia, Cisal e dei Lions Multidistretto 108 Italia. 

“Le parole non bastano”. Questo il titolo dell’incontro al quale hanno partecipato, con l’amministratore delegato della Guglielmo Caffè, Matteo Tubertini, anche l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la vicesindaco di Catanzaro Giusy Iemma, gli onorevoli Mario Tassone, Silvia Vono, Maria Laura Orrico, gli imprenditori Bruno Bonfà, la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, di Roccabernarda, Luigi Foresta, il segretario generale Aci nazionale, Gerardo Capozza, il presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, Aldo Costa, la sorella di Lea Garofalo, Marisa Garofalo, il sindaco di Stalettì, Mario Gentile, il direttore dell’ufficio pastorale del Lavoro e dei Problemi sociali, don Gaetano Rocca.

Un incontro iniziato con il collegamento web da Roma, con il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno Wanda Ferro. Sono seguiti i saluti di Sergio Gaglianese che, in apertura, ha enunciato quelle che erano le aspettative iniziali della legge 44/99, ma anche quelle che si sono rivelate, con il passare del tempo, le debolezze di una normativa che, a distanza di oltre 20 anni,  è risultata inadeguata.

E’ toccato a Mario Tassone animare la discussione con un contributo che ha messo in evidenzia i rischi ai quali è esposta la società civile che ha a che fare con una politica supponente e talvolta connivente con il malaffare. E’ seguita la vicesindaco Giusy Iemma e l’onorevole Silvia Vono. “La ‘ndrangheta - ha detto - è spesso un alibi e non mi spiego alcune leggi, come quella sulla protezione, che in pratica nasconde i coraggiosi e legittima i mafiosi”.

Il capitolo dedicato alle testimonianze è iniziato con il presidente del gruppo Guglielmo Caffè, Roberto Volpi che, ripercorrendo quanto accaduto un anno fa, ha detto: ”quell'incendio ci ha provocato un danno di oltre 1 milione e 200mila euro. Abbiamo ricevuto tanta solidarietà. Ci sono state aziende amiche che ci si sono offerte a tostare il caffè per noi. Dallo Stato, invece, non abbiamo ricevuto nulla. Neanche gli esiti delle indagini. Nonostante ciò abbiamo continuato a lavorare ed a corrispondere gli stipendi ai nostri dipendenti, dai quali dipendono circa 300 famiglie”.

Sono seguite le storie di Gaetano Saffioti, l’imprenditore di Palmi che ha sempre rifiutato le richieste estorsive delle cosche subendo attentati e danneggiamenti, di Marisa Garofalo che, dopo la morte della sorella Lea, va in giro nelle scuole per diffondere il tema della legalità e del protagonista dell’iniziativa, Matteo Tubertini, che ha raccontato le difficoltà, le paure e le angosce con le quali, ogni imprenditore, deve fare i conti  quotidianamente nel portare avanti con dignità e correttezza la propria attività commerciale.

La chiusura dell’incontro è stata affidata all’ex primo ministro e presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte che, nel confermare la sua vicinanza e quella del suo partito all’azienda Guglielmo Caffè ed a Matteo Tubertini, ha elogiato l’iniziativa di Sergio Gaglianese e de La Tazzina della Legalità.

Ha altresì riconosciuto le criticità della legge 44/99, riportando l’attenzione sui problemi della Calabria in stretta relazione con alcuni provvedimenti come l’abolizione del reddito di cittadinanza ed i progetti collegati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. 

L’accoglienza e l’organizzazione degli ospiti è stata curata ed offerta dall’agenzia Present & Future

Direttivo e staff de ‘La Tazzina della Legalità’: Sergio Gaglianese, Matteo Tubertini, Mary Troiano, Giuseppe Mazzei, Giovanni Primerano, Peppino Mariano, Francesco Iuliano, Raffaele Maurotti, Silvio Valzani

 

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