Occasione per parlare della restituzione alla città di Catanzaro della tela raffigurante San Vitaliano mentre contempla estasiato l’Immacolata è stato l’incontro, del 20 marzo 2018, tra associazioni, gruppi di preghiera e rappresentanti di gruppi religiosi secolari catanzaresi con il Ministro Provinciale dei Cappuccini Padre Pietro Ammendola, mirato a discutere sulla ventilata soppressione del convento della Chiesa del Monte di Catanzaro.
"Nel corso del dibattito, il Comitato Spontaneo Permanente pro Monte ha espresso la volontà di far tornare a Catanzaro la tela dipinta nel 1746 dall’artista catanzarese Vitaliano Alfì raffigurante “il patrocinio di San Vitaliano”, trasferito all’Eremo di Reggio Calabria in via provvisoria, per motivazioni che si disconoscono, e mai più tornato - scrive
Tale dipinto, olio su tela, delle dimensioni di cm. 240x170, era originariamente collocato nella cappella destra della Chiesa del Monte, dedicata appunto al Santo protettore.
Dopo detto incontro il Comitato, avvalendosi della fattiva collaborazione dell’Assessore comunale Danilo Russo, ha allertato gli organi a cui compete la giurisdizione del patrimonio storico-artistico del Convento dei Frati Cappuccini e della annessa Chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia in Catanzaro, chiedendo, tra l’altro, la restituzione alla città di Catanzaro, dell’importante opera dedicata al Patrono.
Alle pressanti e sentite sollecitazioni del Comitato hanno fatto eco gli organi di stampa con frequenti articoli atti a informare costantemente la cittadinanza sulle varie iniziative intraprese. Ricordiamo uno per tutti lo scritto di Antonio Iannicelli su City Magazine, il cui titolo la dice tutta: Votati ‘u Santu arretu.
Il resto è storia recente.
Il Comitato, al fine di accelerare la procedura per la restituzione, ha chiesto nei giorni scorsi all’Amministrazione Comunale di confermare la propria disponibilità ad accollarsi gli oneri di trasporto dell’opera. L’assessore Russo, prima di pronunciarsi, ha inteso sentire il Ministro provinciale il quale, dopo un primo momento di titubanza, ha pronunciato il fatidico si.
Tutti gli ostacoli sembrano oramai superati. San Vitaliano ritorna nella sua Catanzaro. Ritorna al fianco di Maria Immacolata, così come nel pregevole dipinto di Alfì . Dopo i necessari interventi di restauro l’opera sarà collocata quasi certamente nel MARCA. L’attesa notizia è stata confermata stamattina l’Arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone, nella Basilica dell’Immacolata, nel corso delle solenni celebrazioni in onore di San Vitaliano.
Il merito del ritorno dell’opera va attribuito alla caparbietà di Aldo Ventrici, di Antonio Iannicelli, di Mario Saccà, di Franco Scerbo, di Silvestro Bressi, di Tonino Barbato, dell’Assessore Danilo Russo e di quanti altri sono stati vicini al Comitato Spontaneo Permanente pro Monte di Catanzaro in questi tre anni di ininterrotta e ostinata battaglia.
di ALDO VENTRICI
La notizia del ritorno a Catanzaro della pregevole tela che Vitaliano Alfì, artista catanzarese attivo nel settecento calabrese, ha dipinto nel 1746 ritraendo San Vitaliano nell’atto di affidarla città alla protezione della Immacolata Concezione, è di quelle che fanno bene e sono felice, assieme agli altri appassionati amici coi quali abbiamo costituito il Comitato pro Monte di Catanzaro, di avere conseguito questo importante risultato. Il Patrocinio di San Vitaliano – è questo il titolo dell’opera – è molto probabilmente un lavoro giovanile, se non quello di esordio, di Vitaliano Alfì da Catanzaro, nato nella città dei Tre Colli attorno al 1718 ed appartenente ad una cospicua famiglia catanzarese con illustri rappresentanti anteriori e posteriori alla sua nascita. Vitaliano Alfì, tra opere firmate e datate – come questa del Patrocinio di San Vitaliano sulla quale compare la dicitura Alfì f. 1746 - ed altre attribuite, ci lascia un catalogo di diciotto pregevoli dipinti ammirabili nelle chiese di Crotone, Cropani, Isola Capo Rizzuto, Mesoraca, Magisano e Catanzaro, nella chiesa di S. Caterina in Gagliano dove è presente il dipinto intitolato “Redentore infante tra i Santi Pietro e Paolo”. L’auspicio è che il quadro di Alfì, dopo le operazioni di restauro cui sarà sottoposto, torni presto ad essere esposto all’ammirazione dei catanzaresi.
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