di FRANCESCO IULIANO
“Questo progetto che ospitiamo insieme al Grimaldi Pacioli, in collaborazione con il corso di laurea in Economia aziendale dell’Umg di Catanzaro e con Confindustria, è un percorso finalizzato all’acquisizione, da parte dei ragazzi, delle competenze trasversali all’orientamento. Un progetto che coglie in pieno lo spirito del Pcto (i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), perché ha le conoscenze e le competenze operative e scolastiche degli studenti e cerca di accompagnare delle soft skill che oggi sono così importanti. i ragazzi, infatti, vengono abituati a confrontarsi, al lavoro di gruppo e devono sviluppare abilità nella gestione del conflitto, nella retorica, nella capacità quindi di parlare, capacità di emergere senza creare conflitti e quindi di moderare ambizione e competitività”.
Lo ha detto la presidente del corso di laurea di Economiua aziendale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Maria Colurcio, in apertura dell’incontro dedicato alla presentazione del progetto dal titolo “Un’esplosione di idee per la transizione ecologica e digitale responsabile”.
Un appuntamento, allestito nell’aula Giovanni Paolo II del dipartimento di Giurisprudenza, al quale hanno partecipato il direttore del Diges, Geremia Romano, la responsabile dell’orientamento Diges, Donatella Monteverdi, il presidente di Confindustria Calabria, Aldo Ferrara, il cofaunder Hibourama, Daniele Prevenziani, l’innovation manager, Rosario Nisticò, ed il referente Pcto dell’Istituto tecnico economico, Grimaldi Pacioli, Gaetano Mancuso.
“Un progetto - ha aggiunto Maria Colurcio - che è un orientamento non solo per lo studio universitario, ma anche di vita se i ragazzi dovessero capire che il lavoro dipendente è la loro strada oppure che l'auto imprenditorialità. Diciamo che questo progetto è un modo per pensare “out of the box”. La scuola è un’istituzione forte, molto aperta che ci lascia carta bianca. Noi, da parte nostra, schieriamo in campo le risorse in termini di competenze dei nostri docenti e seguiremo, in una trentina di ore, lo sviluppo di questo progetto che ha l'obiettivo di costruire una start-up ideale sulla base di una nuova idea è un'idea che sia compatibile con le istanze di transizione ecologica e digitale tanto portati avanti in sintonia con le richieste che ci arrivano dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
In apertura anche i saluti del direttore Geremia Romano che ha sottolineato l’importanza della partecipazione di tre istituzioni: la scuola, primaria, l’università e la Confindustria. In collegamento web dalla direzione dell’Istituto Pacioli, anche la dirigente Grazia Parentela.
“Affianchiamo l’Istituto Pacioli anche come promotori del progetto - ha detto Aldo Ferrara -, per il secondo anno consecutivo. Un’iniziativa per carpire le idee dei giovani studenti ma, soprattutto, per cercare di stimolarli a prendere il futuro con le proprie mani. La nostra regione sappiamo che necessità di intraprendere un percorso di sviluppo ed i giovani posso essere il nostro motore propulsivo”. Per quest’anno, a differenza della scorsa edizione, il progetto è stato esteso ad altri due istituti tecnici economici della provincia: l’Ite “De Fazio” di Lamezia Terme e l’Ite “Calabretta” di Soverato.
“E’ una bella novità - ha commentato Gaetano Mancuso - constatare la sinergia tra una scuola superiore, l’università e Confindustria, uniti per formare le nuove generazioni e prepararli per un futuro che si poggi sull’economia digitale, sulla green e silver economy. Idee sostenute dai finanziamenti europei che arriveranno da qui ai prossimi anni”.
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